Non sono bastate le recenti scosse del 24 Agosto e del 30 Ottobre, dove hanno letteralmente distrutto paesi come Amatrice, Accumoli e Norcia, quando questa mattina la terra ha deciso di ritornare a tremare. La parte colpita è sempre più o meno quella delle scorse, tra Lazio, Abruzzo e Marche. A peggiorare la situazione è la neve che è arrivata in queste zone durante la notte. Siamo di fronte a un fenomeno mai registrato negli ultimi 50 anni.

Forte scossa di terremoto di magnitudo 5.3

La Terra è tornata a tremare nel centro Italia. Un Terremoto di magnitudo 5.3 è stato avvertito tra le Regioni Lazio, Marche e Abruzzo con epicentro Montereale nell'aquilano alle ore 10.25.

La zona colpita è molto vicina alla scossa di Amatrice di magnitudo di 6.0. A seguire ci sono state altre scosse molto violente: ore 11.14 scossa di magnitudo 5.4, ore 11.25 scossa di magnitudo 5.3 e ore 14.33 scossa di magnitudo 5.1. Tutte le zone limitrofi si ritrovano in una situazione molto difficile perché oltre alla paura delle forti scosse c'è anche il disagio della neve che è scesa e continua a scendere in queste zone. Fortunatamente per il momento non ci sono vittime, questo perché tutte le zone definite "zona rossa" era già isolata senza la presenza di alcun cittadino. Uno dei crolli più simbolici è sicuramente il campanile di S. Agostino di Amatrice che era rimasto intatto per tutte le altre scosse passate.

Definito dalla INGV un fenomeno nuovo

Secondo l'Ingv - Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia, quello che accade in questo periodo in tutto il Centro Italia è un fenomeno anomalo non si è mai vista una serie di terremoti succedersi con queste modalità: la successione di quattro sismi di magnitudo superiore a 5 nell'arco di tre ore "è un fenomeno nuovo nella storia recente per le modalità con le quali si manifestato" dice il sismologo Alessandro Amato. Per il momento c'è bisogno di turbine per pulire le strade principali e raggiungere località ancora isolate, e maggiore tende e lettini per gli anziani.