Si indaga sulla vicenda dell'infermiera umbra che, lo scorso ottobre, si sarebbe addormentata in servizio e non avrebbe sentito l'allarme proveniente da un'incubatrice contenente una neonata di quattro mesi. Un episodio su cui ancora vi sono molti punti d'ombra. La Procura di Perugia vuole ricostruirne l'esatta dinamica e verificare l'eventuale responsabilità dell'infermiera che, a detta della maggior parte dei colleghi, è stata sempre solerte e giudiziosa in corsia. Allora perché l'allarme dell'incubatrice è stato ignorato?

L'intervento delle colleghe e del medico di guardia

Gli infermieri devono sempre assistere i pazienti, piccoli e grandi, in qualsiasi ora della giornata. Notte e giorno. Un minimo ritardo potrebbe rivelarsi fatale. Una neonata ha rischiato grosso, lo scorso 6 ottobre 2016, all'ospedale Santa Maria della Misericordia, a Perugia. Era notte. Un'infermiera si sarebbe addormentata su un materasso, al secondo piano della struttura sanitaria, e non avrebbe sentito il segnale acustico dell'incubatrice in cui si trovava la piccola. Sono intervenute rapidamente altre infermiere e, poi, è stato chiamato il medico di guardia. L'episodio è costato il licenziamento all'infermiera umbra. Questa, però, impugnerà il provvedimento per essere reintegrata.

Non sarà facile. La donna dice che, lo scorso 6 ottobre 2016, non stava dormendo. Sarebbe stato un malore, secondo lei, il motivo per cui non ha sentito l'allarme. Una tesi che dovrà essere verificata dagli inquirenti.

Un licenziamento 'esagerato'?

Molti hanno reputato 'esagerato' il licenziamento dell'operatrice sanitaria che, l'anno scorso, non aveva sentito il segnale acustico di un'incubatrice.

La donna, prossima alla pensione, ha molta esperienza ed è stimata dai suo colleghi anche per i suoi libri sui bisogni dei neonati e sui progetti assistenziali. L'Asl di Perugia ha raccolto le dichiarazioni di diversi medici ed infermieri dell'ospedale Santa Maria della Misericordia e, recentemente, le ha inviate ai giudici. I carabinieri del Nas continuano ad indagare sulla vicenda. La neonata ha trascorso del tempo al Meyer di Firenze ma, ultimamente, è tornata al nosocomio perugino.