Il giorno 09 marzo 2017 alle ore 10.30 circa, ha avuto luogo il processo di Fabrizio Maria Corona. Durante l'udienza sono stati sentiti molti testimoni, personaggi famosi, i rappresentanti delle forze dell'ordine, ecc. Era presente anche l'attuale fidanzata Silvia Provvedi, la sorella Giulia e la manager di Fabrizio, Assunta De Prisco. L'udienza è durata sei ore e si è conclusa nel pomeriggio alle ore 17.00. Il re dei paparazzi è accusato di intestazione fittizia di beni, per il valore di 1,7 milioni di euro, ritrovati nella casa di Francesca Persi, la fedele collaboratrice, attualmente agli arresti domiciliari.

Nell'udienza è stato ascoltato anche il Commissario di Polizia Luca Izzo. Il signore Luca Izzo è responsabile della Questura di Milano, ha dichiarato che "Corona si candidò come infiltrato, per la Procura di Milano". Ascoltando queste parole Corona si infuria e prende la parola, nonostante non potesse parlare, se non tramite i suoi avvocati, per dire al pubblico ministero Alessandra Dolci: "il teste deve venire qua a dire la verità, non a mentire". Poi infuriato Corona dà un pugno sul tavolo e un calcio alla sedia. Corona prosegue le sue dichiarazioni, dicendo con voce ferma, che non può ascoltare un rappresentante della Polizia dello Stato continuare a dire cose del genere.

Fabrizio Corona infuriato con un esponente delle forze dell'ordine

Luca Izzo è l'agente della Polizia di Stato che il 16 agosto 2016 scrisse la denuncia di Fabrizio, dopo che nei pressi dell'abitazione del re dei paparazzi scoppiò una bomba carta. Da quel giorno Corona da persona offesa, diventò persona indagata, per intestazione fittizia di beni.

Da quel momento ha inizio per Corona l'iter giudiziario, che l'ha portato all'arresto e poi rinchiuso nel carcere di San Vittore di Milano. Corona ora è sofferente. Egli dichiara ai cronisti, a telecamere spente, che "questa udienza è la vergogna delle vergogne". "La verità verrà a galla, i processi si svolgono per questo", asserisce l'avvocato Ivano Chiesa, che difende a spada tratta Corona.