Ormai sono passati più di cinque anni dalla scomparsa di Roberta Ragusa, la donna di Gello di San Giuliano Terme: da quella notte fra il 13 e il 14 gennaio del 2012 non si hanno più notizie della donna. Il marito, Antonio Logli, dopo il processo di primo grado, è stato condannato con il rito abbreviato a venti anni di reclusione per omicidio e distruzione di cadavere.

Ultime notizie omicidio Roberta Ragusa, mercoledì 3 maggio 2017: la difesa di Antonio Logli ha presentato ricorso

A questo proposito c'è da segnalare come la difesa, rappresentata dagli avvocati Saverio Sergiampietri e Roberto Cavani, abbiano presentato ricorso alla Corte di Assise d'Appello di Firenze contro il giudizio emesso lo scorso 21 dicembre dal Tribunale di Pisa.

Tra l'altro, nella sentenza si descrive Antonio Logli come una persona bugiarda che ha reiteratamente cercato di mistificare la realtà raccontando una versione dei fatti smentita dagli esiti investigativi e, dunque, non corrispondente al vero. La sentenza, oltre modo, parla di uccisione di Roberta Ragusa quale soluzione di tutti i problemi di Antonio Logli che, in quel periodo era diventati per l'imputato 'tragicamente pressanti'. In ogni caso la difesa continua a portare avanti il proprio lavoro, insistendo sull'innocenza del contitolare dell'autoscuola 'Futura'. Per quanto riguarda il processo d'appello, non conosceremo la data prima del prossimo autunno: è molto probabile, comunque, che questo debba svolgersi a Firenze nei primi mesi del 2018.

Intanto, nel corso della trasmissione 'Pomeriggio Cinque', è stato mostrato il fermo immagine di un video che venne girato quattro giorni dopo la scomparsa della povera Roberta Ragusa: nel video si può vedere come la piscina di casa Logli fosse scoperta. Ci si chiede come mai, nel mese di gennaio, il telo non coprisse la piscina, considerando le temperature particolarmente rigide: a questo proposito, Fabrizio Peronaci, giornalista de 'Il Corriere della Sera', ha ipotizzato che il famoso 'telo azzurro' possa essere stato usato per far sparire il cadavere della povera donna.

Caso Roberta Ragusa, ultime novità: spuntano tre elementi che potrebbero svelare il mistero

Ma ci sono altre novità che potrebbero chiarire questo caso misterioso: si tratta di un caricabatterie che venne richiesto dagli inquirenti e che non venne trovato in un primo momento; si ritiene, infatti, che sul caricabatterie potrebbe essere rimaste delle importanti tracce ematiche.Il secondo elemento è rappresentato da una medaglietta sacra raffigurante un'immagine sacra, ritrovata non molto lontana da casa Logli: poteva appartenere a Roberta Ragusa o a qualcuno che quella sera era con lei?

Infine, altro oggetto del mistero sono gli scatoloni gettati dal marito di Roberta Ragusa nei cassonetti della spazzatura: gli scatoloni contenevano documenti, oggetti e foto. Cosa si trovava al loro interno? Si tratta di elementi 'decisivi' per provare la colpevolezza di Antonio Logli e risolvere definitivamente l'enigma legato alla morte di Roberta Ragusa?