Attimi di panico oggi, 20 giugno, sull'autobus Palermo-Trapani: un sudanese si è messo improvvisamente ad urlare ed ha provato a far sbandare l'autista. Per fortuna, due militari liberi dal servizio sono intervenuti prontamente ed hanno bloccato l'africano, evitando così il peggio. Sul posto sono arrivati immediatamente sia gli agenti della Digos che quelli della Stradale, che hanno fermato il migrante. Maurizio Agricola, questore di Trapani, ha affermato che le indagini sono già state avviate per ricostruire la dinamica dell'episodio e per scoprire l'identità del sudanese.

Si dovrà accertare, ovviamente, anche il motivo per cui l'uomo aveva tentato di far uscire fuori strada l'autobus.

Paura poco prima della galleria Segesta

Dramma evitato oggi, in Sicilia: se non fossero intervenuti quei due militari liberi dal servizio, probabilmente il sudanese avrebbe raggiunto il suo obiettivo, ovvero girare il volante e far uscire di strada l'autobus. Gli agenti del Commissariato di Castellammare del Golfo stanno in queste ore ascoltando la versione dell'africano. Sulla vicenda vorranno fare chiarezza anche i giudici del pool antiterrorismo della Procura di Palermo. Francesco Lo Voi, procuratore capo di Palermo, esclude comunque la pista terroristica, in quanto non vi sarebbero elementi tali da sostenere tale ipotesi.

Si tratterebbe, invece, di un gesto dovuto a questioni personali. Secondo una prima ricostruzione, l'immigrato si sarebbe alzato nelle vicinanze della galleria Segesta e, dopo essersi avvicinato al conducente, avrebbe girato il volante.

L'immigrato era disarmato

A dirigere le indagini relative all'episodio avvenuto nel pomeriggio sul bus Palermo-Trapani, è il pm Geri Ferrara, che ha spesso coordinato inchieste sul terrorismo e sulla tratta di migranti.

Il sudanese che ha tentato di far sbandare l'autista, a quanto pare, non era armato e non aveva precedenti penali. Perché, allora, ha commesso un'azione del genere, mettendo a repentaglio la vita di molte persone? Questo è ciò che si stanno domandando gli investigatori. Di episodi simili ce ne sono stati tanti e proprio per questo torna alla ribalta la questione sicurezza sugli autobus.

I sindacati italiani hanno evidenziato più volte la totale mancanza di apparecchi di sicurezza passiva sugli autobus, in primis la protezione della cabina guida del conducente. Se l'autista del bus Palermo-Trapani si fosse trovato in un luogo protetto, l'increscioso e pericoloso episodio non sarebbe mai accaduto.