Dal silenzio inquietante sotto quattro metri di macerie, dove ha resistito 16 ore, al fragore delle cerimonie semi ufficiali e del viavai di visite. Il giorno dopo il salvataggio, Ciro Marmolo, che a sua volta ha salvato il fratellino di 7 anni, sarà forse stato frastornato dalle molte presenze intorno a lui. Ha ricevuto molte visite nel suo letto d'ospedale a Lacco Ameno. Anche il ministro della Difesa, Roberta Pinotti, che gli ha consegnato una medaglia per il coraggio avuto. Ma lui ambisce solo a tornare ad essere un bambino normale, specie dopo aver subito un doppio trauma.

Dopo il terremoto, il dispiacere di apprendere che sciacalli piombati tra le macerie della casa, hanno rubato quei pochi beni trovati.

Il ministro Pinotti dona una medaglia a Ciro

Roberta Pinotti, ministro della Difesa, giunta in visita a Ischia nelle zone colpite dal terremoto, è stata all'ospedale 'Anna Rizzoli' di Lacco Ameno a trovare i tre fratelli. Pasquale di 7 mesi, Mattias di 7 e Ciro di 11 anni. Al capezzale di Ciro, ha voluto donargli una medaglia per il coraggio dimostrato. Ma ha portato anche un orsetto a lui e al fratellino più piccolo, Mattias,oltre ad alcuni gadget delle forze armate. Al momento del crollo, Ciro ha trascinato il fratellino Mattias di 7 anni sotto il letto a castello salvandogli la vita, e ha agevolato il lavoro dei soccorritori.

Ha confortato il fratello finché i vigili del fuoco non sono riusciti a liberarli: ha dato la precedenza a Mattias, uscendo per ultimo dalle macerie della palazzina crollata. 'Era consapevole di aver vissuto un momento molto importante per la sua famiglia, e dopo aver avuto tanta forza si è anche mostrato preoccupato per il suo piede, ha voglia di ricominciare a camminare, ha dimostrato grande carattere e grande cuore', ha affermato Roberta Pinotti.

'Correre come se non ci fosse un domani'

'Quando ho saputo che mio fratello piccolo era salvo, ho detto: ce la devo fare', il racconto che Ciro fa a Matilde Andolfo, una giornalista dell'emittente Tv Luna che l'è andato a intervistare in ospedale, è sovrastato dall'emozione.

La voce viene meno, le parole gli si fermano in gola e mamma Alessia vicino a lui, incinta del quarto figlio, non trattiene le lacrime. Pensava di morire Ciro e senza l'incoraggiamento dei soccorritori, lui che di coraggio ne ha fatto tanto a suo fratello, dice che non ce l'avrebbe fatta. Al suo angelo, il vigile del fuoco Marco De Felici, dopo tante ore sotto le macerie, ha chiesto, disperato, dalle profondità in cui era rimasto intrappolato: 'Mi vuoi bene?'. Ora non fa che ringraziarlo e non desidera altro che andare a mangiare presto una pizza insieme. E se i ricordi sono troppo recenti come il trauma che dovrà essere elaborato e smaltito in qualche modo, Ciro esprime i sani desideri di un qualsiasi bambino della sua età: tornare al campetto a giocare a calcio con gli amici, andare in spiaggia, correre.

E poi aggiunge: 'Come se non ci fosse un domani'. Poi magari avere una casa nuova. Mattias oggi è stato dimesso, Ciro invece dovrà essere trasferito all'ospedale pediatrico Riccobono di Napoli, per curare la frattura a un piede conseguenza del crollo.

Ladri tra le macerie

Come se non fosse abbastanza, Ciro ha dovuto anche mandar giù un altro boccone amaro: ladri, fingendosi carabinieri, hanno frugato tra le macerie della casa e rubato portafogli e cellulare. Da ieri sera sono stati avviati i servizi di polizia e carabinieri per la prevenzione e la repressione dei fenomeni di sciacallaggio nelle case evacuate, ma forse qualcosa è sfuggito alla vigilanza.