Dopo la grande paura, Ischia cerca di tornare alla normalità. Ma oltre al terremoto, ora a spaventare è la fuga dei turisti. Amministratori locali, albergatori, titolari di strutture ricettive e la confesercenti, temono il default economico: lanciano appelli a non abbandonare l'isola. O inviano, via social, cartoline di lidi felici. Ma la luce del giorno svela i danni del terremoto e delle sue repliche: proprio stamattina all'alba, intorno alle 5, c'è stata una nuova scossa, seppure lieve, di magnitudo 1.9, avvertita soprattutto nella zona di Lacco Ameno.
Nessun crollo, ma lo stato di allerta non consente quella spensieratezza da vacanza.
La fuga dei turisti
E malgrado l'appello anche del vescovo Pietro Lagnese a restare sull'isola, ieri c'è stato davvero quasi un "esodo" biblico: via via che vengono aggiornati i dati, si calcola che circa 18 mila turisti siano partiti, oltretutto tra le polemiche dovendo pagare il biglietto per lasciare l'isola. In un solo giorno gli alberghi hanno ricevuto qualcosa come 5 mila disdette. Il bilancio della scossa di magnitudo 4.0 che in 15 secondi ha cambiato l'andamento agostano di un'isola che vive di turismo, è pesante.
Ci sono 2600 sfollati, 200 persone ospitate negli alberghi, ma il numero potrebbe ancora crescere.
Sotto le macerie di Casamicciola sono morte 2 donne. Nella tragedia, c'è stata la storia a lieto fine di un'intera famiglia rimasta sotto della casa crollata e poi miracolosamente salvata. Ma il panico ha contagiato frotte di villeggianti che si sono accalcati agli imbarchi pur di andarsene.
L'appello di Confesercenti
Dopo i morti, i 42 feriti, i crolli a Casamicciola e i danni a Forio, ora si teme anche il 'collasso' economico dell'isola che vive di turismo. A lanciare l'allarme è la Confesercenti: la confederazione dichiara che l'85-90% degli alberghi di Ischia è agibile, ma i turisti rinunciano alla vacanza per timore di nuove scosse.
Le 5 mila disdette significano un mancato incasso di almeno 2 milioni di euro, a cui andranno sommati i danni economici arrecati a stabilimenti balneari, bar, ristoranti e altri servizi. Vincenzo Schiavo, presidente di Confesercenti interprovinciale, fa sapere che a livello nazionale è scattata la procedura d'urgenza, e si offrono ai soci locali finanziamenti a tasso zero per far ripartire le attività. Però per Schiavo la "fuga dei turisti è ingiustificata, il sisma ha provocato danni solo su edifici storici vetusti del centro storico di Casamicciola". Uno dei tour operator dell’isola verde, la 'Imperatore Travel World' precisa: "Il ricettivo alberghiero, parchi termali, lidi balneari, la ristorazione e tutti gli altri servizi della filiera sono indenni e perfettamente operativi senza alcun danno ricevuto".
I Sindaci: 'sciacallismo mediatico'
Il sindaco di Ischia, Enzo Ferrandino, in un comunicato stampa congiunto fatto con i sindaci di altri comuni ischitani, ha detto che la situazione è tornata alla normalità e l'estate sull'isola continua. In vari interventi televisivi ha parlato di "sciacallaggio mediatico" che avrebbe danneggiato l'isola, rappresentando una realtà di distruzione invece circoscritta solo a Casamicciola. E con il sindaco di Casamicciola, Giovanbattista Castagna, ha sostenuto che gli effetti del sisma non sono da collegare all'abusivismo, avendo colpito case vecchie.
Ma il capo della protezione civile, Angelo Borrelli, ha denunciato che ci sono case costruite "con materiali scadenti che non corrispondono alla normativa vigente, per questo alcuni palazzi sono crollati o rimasti danneggiati". A Ischia, sono 27 mila le richieste di condono edilizio.