Il ministro degli Esteri nordcoreano Lee Yong Ho fa sul serio, come sul serio ha dimostrato di fare finora il suo leader Kim Jong un. La distanza che passa dall'azione alle minacce, infatti, nelle ultime ore sembra assottigliarsi sempre di più, e la possibilità di un attacco immediato agli Usa non è più un ipotesi da scartare, soprattutto dopo la dichiarazione poco pacifica del ministro degli Esteri nordcoreano all'Assemblea Generale delle Nazioni Unite.
Corea del Nord: 'adotteremo spietate misure preventive'
L'intenzione della Corea del Nord è dunque quella di far male agli Usa, soprattutto dopo le recenti minacce del presidente Donald Trump.
Il Tycoon ha infatti utilizzato toni piuttosto duri nel suo recente discorso ai leader delle Nazioni Unite, dapprima etichettando Kim Jong un "rocket man" intento in un'azione "suicida", poi minacciando di "distruggere totalmente la nordcorea se sarà necessario". Nonostante a ciò siano seguiti i soliti botta e risposta tra Kim e Trump, a gettare nuovamente benzina sul fuoco, è infine intervenuto il ministro degli Esteri nordcoreano, con un discorso che ha il sapore di un preambolo all'imminente conflitto nucleare. "Adotteremo misure spietate" ha annunciato Lee Yong Ho, "se solo gli Usa e i suoi vassalli tenteranno di colpire il nostro leader Kim Jong un". Ha poi proseguito, il ministro, sottolineando che la nordcorea "non ha affatto intenzione di utilizzare il suo arsenale bellico con paesi che non hanno aderito all'azione militare americana contro la Corea del Nord".
Caccia Usa in volo sulla Corea del Nord
Situazione sempre più tesa, dunque, che si è aggravata ulteriormente nelle ultime ore con il volo di alcuni caccia bombardieri al confine con la Corea del Nord: azione di Washington che punta di nuovo a mostrare i muscoli, seguita da nuove dichiarazioni da parte del dipartimento della Difesa Usa, il quale ha specificato che "tale azione serve a mostrare che li presidente Trump possiede numerose opzioni militari per rispondere a Pyongyang".
Un assetto miliare che vuole mettere chiaramente paura alla Corea del Nord, dunque, e che per l'appunto ha visto l'impiego, oltre ai bombardieri americani B e 1-B Lancer, di vari caccia F-15C.
Corea del Nord 'verso un nuovo lancio?'
Situazione che prelude ad un nuovo lancio da parte della Corea del Nord, come annunciato sempre dal ministro degli Esteri nordcoreano.
"Le parole del presidente Usa hanno reso ancora più inevitabile il lancio di un missile sul territorio americano", ha affermato Lee Yong Ho sul podio dell'Assemblea Generale Onu. Intanto la Cina ha tagliato l'export di greggio, e alcune ulteriori restrizioni sono state attuate anche in ambito tessile, come volevano le sanzioni decise dall'Onu per il potente test nucleare del 3 settembre. La minaccia di un esperimento nel Pacifico,infatti, allarma sempre di più Pechino, che spera nell'azione favorevole delle sanzioni per allontanare la minaccia dell'annunciato test della bomba H.