Dopo l’annuncio di Trump di rendere pubblici i documenti top secret custoditi per anni e relativi agli episodi più emblematici della storia americana e mondiale, un altro mistero pare sulla via della risoluzione.

Da uno dei file top secret della CIA e custodito per anni negli archivi nazionali americani, sarebbe emerso che Adolf Hitler non si suicidò nel suo bunker come racconta la storia, bensì sopravvisse alla Seconda Guerra Mondiale andando a vivere in Sud America.

La morte del leader tedesco è sempre stata al centro di diverse teorie riguardo la veridicità dei fatti; sono in molti infatti ad avere sostenuto che la fine di Hitler dentro al suo bunker fosse in realtà una messa in scena per consentire al Führer di salvarsi.

I dubbi sull’identità del corpo ritrovato nel bunker

I sovietici per anni hanno ammesso di possedere le spoglie di Adolf Hitler ma queste affermazioni non hanno mai convinto del tutto coloro che perseguivano l’ipotesi che il Fhūrer si fosse in realtà salvato e fuggito altrove in incognita.

Nel 2009 lo scienziato americano Nick Bellantoni riuscì a esaminare il frammento di un teschio posseduto dai sovietici e ritenuto appartenere ad Adolf Hitler; a seguito delle indagini dello scienziato emerse che i resti appartenevano, secondo l’opinione dello stesso, a una donna di età compresa tra i 20 e i 40 anni.

Negli anni 50 Hitler immortalato in una foto mentre era in Colombia

A dispetto di tutte le varie teorie e indagini sulle spoglie del Fhūrer, dagli archivi nazionali statunitensi sarebbero emersi diversi documenti tra i quali una eloquente foto che ritrae Hitler in Colombia negli anni 50.

Nei documenti viene rivelato che un ex ufficiale tedesco, Phillip Citroen, avrebbe contattato un amico confessando in via del tutto confidenziale che Hitler era ancora vivo; la notizia arrivò poi a un agente della intelligence in Sud America, il cui nome in codice era Cimleody-3, che entrò in possesso della foto in cui non solo compare Hitler, ma lo stesso Citroen seduto al suo fianco.

La foto riporta la didascalia “Adolf Schrittelmayor, Tunga, Colombia, America del Sud, 1954”, dove Schrittelmayor appare evidentemente un nome di copertura del Fūhrer che è assolutamente riconoscibile nello scatto del 1954.

Non è stato al momento rivelato nulla sulla fine di Adolf Hitler che comunque, stando ai documenti della CIA, non si suicidò all'interno del suo bunker come riportano tutti i testi di storia.