Il timore è che Kim Jong-un possa decidere di inviare un messaggio a Donald Trump alla sua maniera, dunque l'esecuzione di un nuovo test missilistico da parte del regime potrebbe essere una possibilità. Per il momento le minacce sono verbali, come di consueto, ed ancora una volta la Corea del Nord chiude la porta in faccia al dialogo nel nome di quello che rappresenta il suo punto focale.

Interrompere lo sviluppo nucleaere non è minimamente considerato dal regime che ritiene questo aspetto come "l'unica difesa nei confronti della minaccia americana". La recente esercitazione congiunta dell'aviazione statunitense insieme ai velivoli giapponesi e sudcoreani è stata interpretata da Kim Jong-un come "la prova generale di un attacco aereo". Dunque, in vista di un Donald Trump che si avvicinerà fisicamente ai suoi confini, il dittatore ribadisce la sua posizione. "Nessun negoziato sul possesso di armi nucleari della Corea del Nord".

La nota dell'agenzia Kcna

Le parole di Kim sono espresse a chiare lettere in una nota dell'agenzia Kcna, come noto principale megafono del regime.

"Gli Stati Uniti dovrebbero disilludersi da questa idea assurda. Pyongyang non soccomberà alle sanzioni e non abbandonerà le armi nucleari". Il regime aggiunge che la Corea del Nord ha la sua bomba nucleare praticamente pronta. "Siamo nella fase finale per completare la deterrenza nucleare, quello degli Stati Uniti è un sogno ad occhi aperti. Non ci saranno negoziati di denuclearizzazione da parte nostra ed il nostro potenziale nucleare sarà ulteriormente rafforzato se gli Stati Uniti non aboliranno la loro politica ostie verso la Repubblica Popolare Democratica di Corea".

Trump, tour in estremo oriente al via

Donald Trump si trova alle Hawaii, il presidente americano ha visitato Pearl Harbour prima di iniziare il suo tour asiatico.

Accompagnato dalla moglie Melania, 'TheDonald' ha reso omaggio al luogo dove il 7 dicembre del 1941 moririno oltre 2.400 militari americani nel più violento attacco dell'aviazione giapponese sferrato nel corso della seconda guerra mondiale. Dall'arcipelago hawaiano si sposterà direttamente in Giappone e da lì in Corea del Sud, Cina, Vietnam e Filippine. Diversi gli argomenti al centro della missione in estremo oriente del presidente degli Stati Uniti, ovviamente la crisi coreana sarà al centro del dibattito, soprattutto nel momento in cui incontrerà il leader cinese Xi Jinping. Trump ha inoltre annunciato che prolungherà il suo viaggio fino al 14 novembre, per partecipare al summit dei Paesi dell'Asia Orientale in programma nelle Filippine.