Quella che vi stiamo per descrivere è l'ennesima storia alla quale si stenta a credere ma che, invece, è accaduta realmente. Siamo a Reggio Calabria, nella Scuola primaria "Telesio", ed è proprio questo lo scenario in cui accadono fatti molto strani, tant'è vero che su invito della preside Marisa Guglielmina Maisano, si è presentato un esorcista all'interno delle mura scolastiche. Questo perché, secondo quanto raccontato dal quotidiano Corriere della Sera, il 21 novembre scorso, la maestra, entrando in classe, ha trovato alcuni alunni raccolti in cerchio intorno ad un pezzo di carta sul quale c'era scritto "Sì" e "No", con due matite incrociate sopra.
Alunni indemoniati a Reggio Calabria? Ecco cosa è successo
Secondo le dichiarazioni degli insegnanti, gli alunni, di età compresa tra i nove e gli undici anni, stavano invocando lo spirito di Charlie, o, per chiamarlo in maniera più diretta, del Demonio. L'episodio sarebbe frutto di una sorta di gioco satanico importato direttamente dal Messico e diventato virale grazie alla piattaforma Youtube col nome di "Charlie Challenge". Le opinioni a riguardo sono molto contrastanti: c'è chi parla di semplici trucchi da illusionisti e chi, invece, lo definisce come la chiave con cui Satana entrerebbe nella vita di giovani adolescenti. Ecco perché la preside ha deciso di chiamare un esorcista e portarlo all'interno della scuola.
La preside dell'istituto ha spiegato che in realtà si è trattato soltanto di un "incontro di prevenzione sui rischi della rete e delle nuove tecnologie", ma questa è una dichiarazione che non trova conferme nelle parole delle maestre e del sacerdote stesso, che ha affermato che del web non si è parlato, ma che c'è stato un lungo incontro sul satanismo e sugli esorcismi.
Durante la conferenza erano presenti circa 130 persone tra docenti e genitori, l'incontro è stato condotto da don Piero Catalano, noto come un esperto di esoterismo nella zona, accompagnato da Nunzio Di Stefano, teologo che sta lavorando per diventare diacono.
Il Corriere della Sera ha contattato proprio quest'ultimo per avere qualche delucidazione in più sull'incontro con gli alunni, l'uomo ha confermato che la preside li aveva contattati dicendo che una maestra aveva visto delle matite che si muovevano da sole in classe.
La preside avrebbe chiesto un consiglio su come comportarsi e per questo è stato organizzato l'incontro a scuola, perché "con il diavolo non si scherza".
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