Nei mesi scorsi i casi di prodotti alimentari ritirati dal mercato erano stati numerosi: dal pesce, contenente del mercurio (furono ritirati in tutto ben 95 lotti), ai filetti di acciughe ritirati a causa della presunta presenza di istamina oltre i limiti consentiti. Non solo: furono ritirati anche altri prodotti, come la fesa di tacchino proveniente dal Veneto (per questo prodotto, il pericolo era legato alla presenza del batterio patogeno "listeria monocytogenes") e la polenta prodotta da un'azienda nella provincia di Mantova.

Fu ritirato anche un prodotto proveniente dal Salento: dopo che un uomo aveva accusato i sintomi del botulismo alimentare, furono ritirate le "cime di rapa".

L'azienda in questione aveva commercializzato i vasetti con cime di rapa con il marchio "Gusto del Salento". Anche il ministero della Salute confermò la presenza della tossina nel campione esaminato. Infine, fu ritirato l'arrosto fesa di tacchino nel quale era stata riscontrata la presenza del batterio patogeno listeria monocytogenes. Stavolta vengono ritirati nuovi prodotti. Addirittura tre diversi prodotti negli ultimi giorni: farina, latte e brioche di aziende differenti.

Ritirati prodotti alimentari: ecco i motivi

Partiamo dal latte: il ritiro riguarda il famosissimo marchio Granarolo. Il motivo che ha causato il ritiro dal mercato non è molto grave. Infatti, alcuni lotti sono stati ritirati dal mercato per problemi relativi alla produzione e consistenza del latte, che non rispecchierebbe la qualità garantita normalmente dalla famosissima ditta: a seguito di controlli effettuati su un campione, è stata rilevata la presenza di grumi e di instabilità al riscaldamento e bollitura del latte.

Dunque, il ritiro da parte della Granarolo è stato in via del tutto precauzionale. Il ritiro ha coinvolto ben 19 lotti in formati e tipologie diversi, tra cui il latte uht scremato accadì da 500 ml in bottiglia.

Molto più grave è stato il motivo per il quale sono state ritirate delle brioche. L'azienda NaturaSì ha annunciato l'immediato richiamo di due lotti di croissant a marchio Ecor che erano già finiti nei supermercati e negozi di alimentari.

I lotti richiamati sono quelli con la data di scadenza allo 03/03/18. Il motivo è il seguente: "Per la possibile presenza di frammenti di plastica dura, chiediamo a tutti gli acquirenti di controllare le scorte in casa e di non consumare il prodotto suddetto".

Infine, è stata ritirata dal mercato la farina di grano duro Senatore Cappelli.

La farina avrebbe presentato una quantità di piombo superiore ai limiti consentiti. Il lotto in questione è venduto in confezioni da 1 Kg con scadenza il 10 luglio 2018. Il Ministero della Salute ha immediatamente diffuso il richiamo del prodotto. Insomma, anche in questi giorni di feste natalizie non mancano le notizie di cronaca riguardanti i prodotti alimentari e l'allerta resta sempre molto alta.