La triste vicenda è accaduta in una frazione di Arquata Scrivia (Alessandria), ieri sera Iginia Fabbri, 71 anni, è morta durante i soccorsi del 118. La donna, originaria di Genova, si era trasferita nel paese (tra Piemonte e Liguria) nel 2005.

Il ritrovamento

A lanciare l'allarme è stato il figlio dell'anziana. La madre è stata trovata nella seconda casa di famiglia, in località Pessino, con i polsi legati e in stato di semi coscienza. Subito sono arrivati i soccorsi del 118 ma purtroppo la donna non ce l'ha fatta nonostante l'intervento dell'equipe.

La causa della morte sarebbe da imputare a un'ipotermia. Probabilmente la donna è rimasta al freddo per troppo tempo.

Va ricordato che l'ipotermia sopraggiunge quando la temperatura corporea scende al di sotto dei 35 gradi, si entra in una fase in cui la perdita di calore è superiore alla produzione dello stesso.

Sul posto sono arrivati i carabinieri del Reparto Operativo Nucleo Investigativo insieme ai colleghi della Compagnia di Novi Ligure e alla stazione di Arquata Scrivia, con il magistrato di turno. Secondo quanto riferito dagli stessi, la donna non era imbavagliata e non presentava segni di violenza. Non era residente in quell'abitazione in quanto, come detto in precedenza, quella proprietà è la seconda dimora di famiglia.

Forse una rapina

La pensionata non è stata uccisa. Resta ancora da valutare il motivo che ha portato la donna ad essere immobilizzata e legata. Si presume ci sia stata una rapina e che la donna sia stata neutralizzata proprio per questo motivo, anche se non vi sono certezze. L'abitazione, in una piccola frazione, non presentava al suo interno oggetti di valore, ma al contrario mobilio di scarso pregio e oggettistica varia accatastata in modo disordinato.

Come hanno riferito gli investigatori, solo l'autopsia potrà fare chiarezza sulle cause del decesso.

Un fenomeno in aumento

Un momento storico in cui le rapine nelle abitazioni sono di nuovo aumentate.

Un'altra rapina ieri mattina in una villa a Pescara, i 4 malviventi, armati di cacciaviti sono entrati nella proprietà di un noto imprenditore e si sono fatti aprire la cassaforte, non prima di averlo malmenato e immobilizzato.

Fortunatamente due dei quattro delinquenti sono stati presi e gran parte della refurtiva è stata recuperata.

Un tema, quello della sicurezza, che sicuramente sarà uno dei punti fondamentali nel prossimo programma di governo, di qualunque natura esso sia.