Uno Stalker geloso si è reso responsabile di un'orribile vicenda di omicidio-suicidio nella mattina dello scorso 13 febbraio. L’episodio, scaturito a seguito di una lite, si è verificato a Livorno, in uno studio dentistico.

Il colpevole

Massimiliano Bagnoli di anni 45 non ne poteva più del fatto che la sua ex moglie Francesca Citi frequentasse un altro uomo. I due, quando erano sposati, hanno messo al mondo due bambine, che adesso sono orfane.

Sulla base di quanto informano i carabinieri, fino allo scorso novembre Bagnoli era agli arresti domiciliari a causa di un reato di stalking.

Mentre lui era ai domiciliari, i vicini di casa dell’ex moglie avevano avvisato le forze dell'ordine del fatto che l'uomo si recava spesso nei pressi dell'abitazione in cui la donna viveva assieme alle figlie. Per tale ragione, i carabinieri avevano chiesto all’ex consorte di lui se aveva intenzione di denunciarlo, ma lei non ha voluto farlo per evitare che le bambine fossero turbate da ciò. L'ex consorte di Bagnoli aveva anche precisato che quest'ultimo palesava atteggiamenti di gelosia a causa del nuovo compagno di lei.

Teatro della tragedia uno studio dentistico

Nel fatidico giorno del misfatto, l'uomo si è recato nello studio dentistico dove l'ex moglie lavorava, e nonostante fosse un giorno di chiusura, è entrato all'interno della struttura, discutendo con la donna in modo molto accesso.

Stando alle ricostruzioni effettuate, durante la vivace chiacchierata l'uomo a un certo punto è andato su tutte le furie, ed è stato in tale frangente che ha preso un coltello e ha tolto la vita alla donna colpendola alla gola. Successivamente, si è recato nel bagno dello studio e lì si è tagliato le vene per suicidarsi. Entrambi sono quindi deceduti senza che nessuno potesse intervenire per fare qualcosa, proprio perché lo studio risultava chiuso al pubblico e non era presente nessun’altra persona nell’edificio.

Morta per mano del marito

Dopo essere venuto a conoscenza della triste storia, il titolare dello studio dentistico, Marco Ghelardini, ha ricordato la sua assistente morta per mano del marito come una persona adorabile e rispettosa del suo lavoro. Il dottore ha anche spiegato che quel giorno non l’aveva sentita al telefono come di consueto per pianificare il lavoro nei giorni successivi.

Il corpo senza vita di lei è stato poi trovato dal suo nuovo compagno, dopo che quest’ultimo aveva invano tentato di telefonarle facendo molti tentativi per diverse ore.

A seguito dell’increscioso epilogo scaturito dalla lite tra i due ex coniugi, all'interno dello studio dentistico dove si è verificata la tragedia è stato dato incarico di effettuare tutti gli accertamenti del caso. Tra le altre cose, la polizia scientifica ha individuato il coltello con il quale la donna è stata uccisa.