Aran e sindacati hanno firmato l'ipotesi di contratto collettivo nazionale di lavoro 2016-18 per oltre 543 mila dipendenti del comparto Sanità pubblica, ambito comprendente le aziende ospedaliere e sanitarie del Servizio sanitario nazionale, policlinici, Arpa, istituti zooprofilattici e di cura. Si tratta del quarto contratto siglato nel volgere di appena due mesi. In precedenza era stata la volta dei contratti relativi a Funzioni centrali, Istruzione e Funzioni locali. La firma segue l'accordo datato novembre del 2016 tra le organizzazioni sindacali e la ministra per la Semplificazione e la pubblica amministrazione, Marianna Madia, un punto di riferimento, con le coordinate generali per i rinnovi contrattuali del Pubblico.

Con la firma di ieri, sale a 2 milioni e 400 mila il numero dei dipendenti del settore pubblico con un contratto rinnovato dopo un lungo periodo di stasi.

Aumenti e arretrati

Riconosciuti aumenti da 80 a circa 95 euro mensili, mediamente 86 euro, e arretrati contrattuali dal 2016 al 2017. Inoltre, dalla fine dell'anno un incremento dei fondi relativi alla cosiddetta contrattazione integrativa, con decorrenza dal 2019. L'accordo riguarda anche assenze, congedi, permessi, diversi aspetti normativi, ferie, lavoro flessibile. Ampliate anche tutele di una certa rilevanza, in primis malattie gravi e permessi per visite. In tema di orario di lavoro, equilibrio tra esigenze di carattere organizzativo delle aziende e garanzie dei lavoratori.

Ora c'è un quadro di regole, che l'Aran definisce "organico" sul proprio sito internet, sulle relazioni sindacali, con la valorizzazione della contrattazione integrativa e della partecipazione. "Il contratto viene armonizzato con le unioni civili", si legge sul sito "funzionepubblica.gov", ed "è prevista una particolare tutela per le donne che subiscono violenza".

C'è "un allargamento di diritti per chi è sottoposto a trattamenti salvavita". In attuazione della Riforma Madia, il contratto opera anche una concreta revisione del Codice disciplinare dei dipendenti: sanzioni specifiche per assenze collettive o non giustificate in prossimità dei festivi.

Trattativa di trenta ore

Il contratto avrà efficacia, come prevedono le norme vigenti, con la definitiva sottoscrizione e dopo l'iter di verifica e di controllo sulla compatibilità economica.

In una nota pubblicata sul sito ministeriale, Marianna Madia esprime "grande soddisfazione", dopo una trattativa durata circa trenta ore, definendola "grande sforzo collettivo". L'ipotesi di contratto collettivo nazionale di lavoro 2016-18 del comparto Sanità è scaricabile, in versione integrale, formato "pdf", dal sito dell'Aran, Agenzia per la rappresentanza negoziale delle Pubbliche amministrazioni. A rappresentare l'Aran il presidente Sergio Gasparrini. Le organizzazioni sindacali presenti: Fp Cgil, Cisl Fp, Uil Fpl, Fsi e Usae. All'articolo 2 si legge che il contratto, alla scadenza, "si rinnova tacitamente di anno in anno" qualora non ne sia data disdetta da una delle parti. In tal caso, "le disposizioni contrattuali rimangono integralmente in vigore fino a quando non siano sostituite dal successivo contratto".

Così l'articolo 27 del documento. "L’orario di lavoro ordinario è di 36 ore settimanali ed è funzionale all’orario di servizio e di apertura al pubblico". Lo stesso orario di lavoro si articola su cinque o sei giorni, rispettivamente 7 ore e 12 minuti e 6 ore. Il lavoratore "ha diritto ad un periodo di riposo consecutivo giornaliero non inferiore a 11 ore" per recuperare le energie psicofisiche.