Una giovane ragazza che abita nell'Oregon, a Grants Pass, Abby Beckley, ha avvertito nell'occhio un fastidio, quasi qualcosa fosse entrato a disturbarle la vista. Una sensazione come un ciglio, o un piccolo insetto. L'occhio poi ha cominciato a gonfiarsi e ad arrossarsi, mentre sopravveniva un forte mal di testa. Non aveva il tempo di controllare quale fosse il motivo di quel disagio, presa dalla pesca di salmoni in Alaska. Al momento del suo arrivo a terra, la scoperta è stata sconvolgente.

L'occhio era pieno di vermi

Per prima cosa, Abby si è messa davanti allo specchio e si è resa conto subito di avere nell'occhio sinistro dei vermi, il primo dei quali ha rimosso e schiacciato con un dito, provocandone in quel modo la morte.

Terrorizzata è corsa all'ospedale, con la paura che questi vermi si muovessero dentro al suo corpo, e di quale avrebbe potuto essere la conseguenza. I medici l'hanno curata con degli antiparassitari, e la ragazza, coraggiosamente, li ha tolti uno ad uno dal suo occhio, man mano che i vermi iniziavano a fuoriuscire. Arrivata ad averne estratti 14, dopo ben venti giorni di sofferenze, il conto è finito. Non ce n'erano più.

Succede agli animali

Per dieci volte, nove in California e una nello Utah, un essere umano è stato colpito da una malattia contagiosa simile. L'infezione è provocata da un parassita che si annida nell'occhio, la Thelazia californiensis. Viene trasmessa di solito ai cani dalle mosche, che depositano all'interno dell'occhio degli animali le larve, che a loro volta sopravvivono grazie alle lacrime che le nutrono, contenendo esse proteine.

A rendere nota la vicenda sono stati i Centri per il controllo e la prevenzione delle malattie, descritta in un articolo sull'American Journal of Tropical Medicine and Hygiene. Ne parla in modo dettagliato Richard Bradbury, che è il responsabile dei Diagnostic and Biology Laboratory dei CDC. In Asia e in Europa, invece, si sono segnalati casi di contagio da parte di un altro verme oculare, il Callipaeda, per un totale di 163 casi in tutto il mondo.

I vermi si sono adattati all'essere umano

Il fatto sorprendente è che i vermi si stanno adattando ad un nuovo habitat, trasferendosi dall'animale all'uomo. Nel caso specifico, i vermi rinvenuti nell'occhio di Abby rappresentano il primo caso di infezione per Thelazia gulosa, in un essere umano. Il CDC ha ipotizzato che la ragazza sia stata contagiata prima di partire per l'Alaska, durante una corsa a cavallo nella zona dove abita, circondata da allevamenti di bovini.

L'infettivologo Giuseppe Tambussi, dell'ospedale San Raffaele di Milano, spiega che le mosche fanno solo da veicolo di transito per il parassita, che viene ingerito dalle stesse. Il caso di Abby Beckley costituisce un avvenimento unico e, si spera, irripetibile.