La Terra è sicuramente un pianeta antico e per molti aspetti ancora pieno di misteri. Creazione, religioni e cospirazioni si intrecciano spesso come in un romanzo degno di Dan Brown, ma che per un numero sempre più crescente di individui, vanno ben oltre i semplici racconti di fantasia. Secondo la teoria degli antichi astronauti, la Terra è stata, in passato, visitata più volte (visite che continuerebbero tutt’oggi) da esseri di altri pianeti che avrebbero contribuito a creare la civiltà così come la conosciamo oggi. La scienza ufficiale rifiuta questa teoria e gli scettici ritengono che non ci sia nessuna prova tangibile a dimostrazione di questa incredibile ipotesi.

L'UFO con i geroglifici

Nel 1957 fu trovato un oggetto “non identificato” chiamato Silpho UFO. Questo strano disco volante è custodito nel Museo delle Scienze. Nel 2018, un team di scienziati ha voluto analizzare questi strani resti per cominciare a vederci chiaro sulla questione. Lo strano oggetto è composto da una base di rame dove sarebbero incisi geroglifici molto simili a quelli rinvenuti sui resti del presunto Ufo crash di Roswell, datato 1947. Quando l'oggetto è stato aperto, sono venuti alla luce 17 sottili fogli di rame, e ogni foglio aveva dei geroglifici. Il proprietario di un caffè, Phillip Longbottom, ha affermato che i geroglifici sarebbero stati tradotti in un messaggio di 2000 parole inviato da un alieno chiamato "Ullo".

Il messaggio in sintesi era "Migliora o sparisci". I resti dell'UFO furono inviati al Museo delle Scienze di Londra per essere esaminati da esperti, nel 1963. Il "disco volante", che aveva un diametro di 45 cm e un peso di 15 kg, fu originariamente trovato da tre uomini a Silpho Moor, nei pressi di Scarborough nel novembre 1957, pochi mesi dopo che i russi lanciarono lo Sputnik.

Le ipotesi sull'UFO

Dopo che i resti dell'UFO furono inviati a Londra per essere studiati, furono successivamente esaminati da Gordon Claringbull, specializzato in meteoriti ed esplosivi, al Museo di Storia Naturale. Gordon affermò di non aver trovato nulla di insolito nei campioni e alcuni scettici hanno affermato che il "disco volante” era stato appositamente costruito per mettere in piedi una grande burla.

Test effettuati presso l'Università di Manchester hanno rivelato che il guscio dell'oggetto conteneva piombo e le parti in rame erano di insolita elevata purezza. Tuttavia, concluse che non sarebbe potuto arrivare sulla Terra dallo spazio, poiché non c'erano prove che fosse stato esposto a temperature elevate. Lord Dowding credeva che l'oggetto fosse extraterrestre, e rivelò nel 1959 che aveva "trattenuto e esaminato" effettivamente l'oggetto Silpho descrivendolo come "un disco volante in miniatura". Qualunque cosa sia, i resti di questo misterioso oggetto sono rimasti nascosti nel museo per oltre mezzo secolo.