Una serie di scosse di Terremoto si sono verificate ieri nella zona dei Campi Flegrei, dalle 14:34 alle 15:09. Scosse di magnitudo abbastanza ridotte, la più forte e conclusiva e' stata registrata alle 15:09 con una magnitudo di 2.4. Le scosse sono state avvertite da tutta la popolazione, che per quasi un'ora è stata in allerta totale, gestendo diverse situazioni di panico.

Vincenzo Figliolia, sindaco di Pozzuoli, pubblica un post pochi minuti dopo sulla propria pagina facebook, con queste parole rassicuranti per la popolazione:

Sulla Home Page dell'Osservatorio Vesuviano, alle 19.40 di stasera, si dichiara chiuso lo sciame sismico.

L'Osservatorio afferma di aver registrato ben 40 scosse di terremoto, e assicura la popolazione che la situazione viene costantemente monitorata e tenuta sotto controllo dalle autorità e tecnici preposti a farlo.

Vesuvio e Campi Flegrei

L'area dei Campi Flegrei ha una particolare e vivace attività vulcanica: c'è infatti un costante movimento della terra che smuove l’intera zona, tra il Golfo di Pozzuoli e Napoli. Il famoso sismologo italiano Enzo Boschi, conosce molto bene l'area dei Campi Flegrei e definisce la Caldera un "super vulcano" con un grosso potenziale distruttivo. Inoltre, secondo lo studio di due vulcanologi dell'Osservatorio, la Caldera dei Campi Flegrei e il Vesuvio condividono la stessa camera magmatica.

Secondo i due ricercatori il processo di risalita del magma sarebbe rapidissimo: infatti dal momento in cui si hanno i primi segni di una possibile eruzione (come l'attività sismica) e variabili riferite alle temperature del suolo, il magma ha già iniziato il suo viaggio per la superficie.

Ogni variazione significativa rispetto i parametri geofisici e geochimici del sottosuolo verrà monitorata per stabilire i vari livelli di allerta e l'eventuale attivazione del piano di evacuazione totale della popolazione, insieme agli interventi della Protezione Civile e della Commissione Grandi Rischi.

Questo accade immediatamente dopo le scosse di terremoto avvenute pochi giorni fa, nel Mar Tirreno. Eventi sismici scatenati dall'attività di un gigante del mare: il Vulcano Marsili. Due giorni dopo si era rilevato uno sciame sismico nella zona dell'Etna e uno scoppio sul vicino Stromboli.

Sono episodi singoli e ben distinti o un "effetto domino" che potrebbe preparare il mondo a una catastrofe immane?