La Red Granite Pictures, società californiana produttrice del film di Martin Scorsese ‘The Wolf of Wall Street’, ha accettato di pagare 60 milioni di dollari al governo americano. Il versamento del denaro avviene dopo che le autorità statunitensi hanno accusato la società di aver prodotto la pellicola di Scorsese con denaro sottratto a un fondo di investimento statale malese.
L’anno scorso, la Red Granite Pictures è stata coinvolta nello scandalo che ha travolto il primo ministro malese Najib Razak, accusato di essersi appropriato di ingenti somme provenienti dal fondo governativo '1Malaysia Development Berhad' (1MDB) da lui stesso istituito nel 2009, facendo confluire il denaro sottratto su conti correnti di suoi soci e collaboratori, e utilizzandolo poi per spese in opere d’arte, yacht, hotel e investimenti in tutto il mondo.
La società di produzione fondata da Riza Aziz, figliastro del primo ministro malese
La Red Granite Pictures, fondata da Riza Aziz, figliastro di Najib, avrebbe ricevuto una parte di quel denaro pubblico per finanziare la produzione di ‘The Wolf of Wall Street’, ma anche di altre pellicole che hanno avuto distribuzione internazionale come le commedie ‘Scemo e più scemo’ e ‘Daddy's Home’.
La società di Aziz ha sempre negato le accuse, ma secondo quanto emerge da un documento depositato negli scorsi giorni in una corte californiana, ha però accettato il pagamento della sanzione alle autorità statunitensi in tre tranches: 30 milioni di dollari entro 30 giorni, altri 20 milioni entro 180 giorni e il saldo di 10 milioni dopo ulteriori 180 giorni.
“Siamo lieti di aver finalmente risolto questo problema”, si legge in una nota allegata ai documenti legali depositati in tribunale dalla Red Granite Pictures, “e non vediamo l'ora di concentrare nuovamente tutta la nostra attenzione sul settore cinematografico”.
La pellicola di Scorsese è tratta dal libro di memorie ‘Il lupo di Wall Street’ del broker americano Jordan Belfort
Il film The Wolf of Wall Street, che ha come protagonisti Leonardo Di Caprio e Margot Robbie, è uscito nel 2013 e ha incassato quasi 400 milioni di dollari, piazzandosi al diciassettesimo posto della classifica dei film più redditizi di quell’anno.
La pellicola di Scorsese, candidata a differenti Oscar e tratta dal libro di memorie ‘Il lupo di Wall Street’ del broker americano Jordan Belfort, racconta l’ascesa economica negli anni ’90 della società di Belfort grazie alla vendita di azioni di piccole società, le cosiddette ‘penny stock’ . Il broker costruì la sua fortuna di circa 200 milioni di dollari ingannando i clienti sul valore reale delle azioni e nascondendo l’elevato rischio degli investimenti. Belfort venne poi arrestato nel 1998 per frode e riciclaggio di denaro, ma trascorse in carcere appena 22 mesi, grazie alla sua collaborazione con l’FBI e a un risarcimento di circa 100 milioni di dollari che venne riconosciuto alle oltre mille vittime del suo raggiro.