L'attacco tanto minacciato alla fine è arrivato, nonostante negli ultimi giorni Trump sembrasse avere atteggiamenti distensivi. L'attacco è cominciato nella notte, quando USA, Francia e Inghilterra congiuntamente hanno sparato un totale di 100 missili. La difesa antimissilistica siriana ha respinto il 90% degli attacchi, solo una decina sono riusciti alla fine a colpire gli obiettivi.

L'attacco alla Siria

La Russia ha condannato fortemente l'attacco americano, definendolo ingiustificato: l'attacco è partito in maniera unilaterale, senza una mandato del consiglio militare dell'Onu e questo ne fa una una violazione del diritto internazionale sostiene Putin.

"E' un atto di aggressione" dice Putin, nei confronti di chi sta invece sta combattendo contro il terrorismo. I sistemi di difesa aerea hanno funzionato discretamente e sono riusciti ad abbattere molti missili aria-terra e da crociera, gli attacchi sono partiti da due navi nel Mar Rosso e da un gruppo aereo. Un generale statunitense, Joseph Dunford, accusa Washington di non aver avvisato in tempo la Russia dell'attacco congiunto di Inghilterra, Francia e Usa; inoltre afferma che non sono stati comunicati neppure gli obiettivi. Dall'altra parte il ministro della difesa francese dice invece che i russi sono stati avvisati, l'ambasciatore russo in USA nel frattempo accusa duramente Trump: con questo attacco è stato insultato il presidente della Russia, cosa che è inaccettabile e inammissibile.

"Gli Stati Uniti possiedono il più grande arsenale con armi chimiche del mondo - dice l'ambasciatore Anatoli Antonov - non hanno nessun diritto morale a puntare il dito contro altri Paesi".

Israele giustifica l'azione militare e la definisce legittima; l'Iran invece la condanna fermamente. Khamenei, guida suprema iraniana, definisce i tre leader responsabili dell'attacco alla Siria dei criminali: "I leader di Francia, Gran Bretagna e Stati Uniti sono responsabili di un grave crimine e non otterranno alcun beneficio" dichiara Khamenei, riferendosi ai passati attacchi contro l'Afghanistan, Iraq e sempre Siria dove secondo l'ayatollah avrebbero commesso gli stessi atti criminosi.

Le parole di Putin

Il leader russo afferma che si è trattato di un aggressione a una nazione sovrana. Il Cremlino afferma che questo attacco non resterà senza conseguenze, è stato violato il diritto internazionale e la Russia chiederà una riunione di emergenza dell'ONU per discutere di quanto successo.