"Una parte dell'aereo non c'è più, quindi avremmo bisogno di rallentare un po'": la voce calma che non tradisce alcuna emozione è quella di una donna, Tammie Jo Shults, 56 anni, ex pilota militare arruolata nella Marina, comandante di un aereo civile, un Boeing 737 della Southwest Airlines diretto da New York a Dallas con 149 persone a bordo. Parla con la torre di controllo di Philadelphia e informa il personale che si trova a terra sulle condizioni del velivolo: in volo l'aereo ha avuto un grave incidente, uno dei motori è esploso. I resti hanno sfondato un finestrino.

Cionostante la pilota riesce a fare un'atterraggio d'emergenza e a salvare quasi tutti i passeggeri: una donna è morta e ci sono stati sette feriti. Il bilancio avrebbe potuto essere ben più grave. L'incidente è avvenuto martedì 17 aprile. Da ieri Tammie Jo Shults è salutata sui social americani come eroina nazionale. E in queste ore si susseguono tributi e ringraziamenti.

'Mi dicono che qualcuno è volato dall'oblò'

"Potreste fare arrivare personale medico sulla pista? Abbiamo passeggeri feriti". Le registrazioni del dialogo tra la pilota e la torre di controllo di Piladelphia, poco prima di atterrare in emergenza, impressionano perché hanno immortalato il sangue freddo della donna e il suo altissimo livello di professionalità.

Chiede soccorsi perché ci sono feriti a bordo. "Il vostro aereo è in fiamme?", le chiedono da terra. "No, non è in fiamme, ma ci sono parti mancanti. Mi dicono che c'è un buco e che qualcuno è fuoriuscito", risponde la comandante. Martedì 17 aprile sul volo 1380 diretto da New York a Dallas si è scatenato l'inferno: un motore è esploso e i pezzi in frantumi hanno danneggiato l'ala sinistra e la fusoliera che alloggia equipaggio e passeggeri, rompendo un oblò.

La cabina ha perso pressione e una passeggera seduta accanto al finestrino è stata quasi risucchiata fuori. Altri passeggeri sono riusciti ad afferrarla per le mani e a trascinarla in cabina, ma per la donna Jennifer Riordan, 43 anni, madre di due bambini e dirigente di una banca in New Mexico, non c'è stato nulla da fare: è morta per le ferite riportate.

C'era sangue ovunque nell'abitacolo, oltre che della donna deceduta di altre sette persone ferite. Tra gente che urlava e piangeva presa dal panico al punto di non riuscire neanche ad indossare correttamente le maschere d'ossigeno, la pilota in 16 minuti ha portato l'aereo da un'altezza di 32mila piedi a terra compiendo un 'miracolo'. Con un atterraggio d'emergenza esemplare, ha messo in salvo 142 passeggeri e i 5 membri dell'equipaggio. La Southwest in una conferenza stampa si è detta devastata e ha voluto esprimere condoglianze ai familiari della donna che non ce l'ha fatta e solidarietà a clienti e dipendenti colpiti da questo tragico evento.

Prima donna ad aver pilotato un F-18

I nervi d'acciaio di Tammie Jo Shults sono stati allenati da una lunga esperienza di certo fuori dal comune.

voleva entrare nell'Air Force. Si è arruolata nel 1985 nella Marina statunitense in tempi in cui le ragazze non potevano accedere alla scuola per piloti. Ed è stata la prima donna a pilotare un caccia F-18. Dopo un simile addestramento militare, non c'è da stupirsi che abbia fronteggiato la situazione d'emergenza con totale controllo. Tammie Jo Shults ha un curriculum 'spaventoso' in quanto a esperienza nell'aviazione prima militare e poi civile. Pur non avendo mai combattuto in guerra, per le sue capacità è diventata istruttrice dei pilot della Marina americana. Nel 1993 è entrata nella Southwestern Airlines e da allora lavora nell'aviazone civile. Vive in Texas con il marito, ovviamente anche lui pilota e ha due figli. Ora però è una star nazionale.