Quando si pensa ai ragni pericolosi e velenosi il pensiero arriva subito nelle zone tropicali o subtropicali, come l'Australia o il centro America. In realtà anche in Italia esistono delle specie pericolose che con il loro veleno posso causare gravi problemi di salute.

Il ragno violino

Comunemente si pensa che più il ragno è grosso e più è pericoloso, in realtà bisogna stare attenti soprattutto a quelli piccoli: la vedova nera, ad esempio, è lunga appena 3 centimetri, ma il suo morso può essere mortale. In Italia abbiamo il ragno violino che, nonostante non sia pericoloso come altri ragni americani o australiani, ha un morso che può rivelarsi altamente pericoloso.

Nel nostro Paese è possibile trovarlo anche in casa, specialmente l'inverno, in quanto predilige ambienti caldi. Apparentemente può sembrare innocuo, di colore marrone-giallo e con zampe lunghe, ma l'effetto del suo morso si comincia a far sentire anche dopo diverse ore: inizialmente è asintomatico, la parte colpita non presenta dunque alterazioni, più tardi però comincia ad arrossarsi e bruciare. Oltre al veleno stesso, il ragno inietta anche dei batteri anaerobi, i quali aggravano la ferita dovuta al morso. Nelle situazioni più gravi possono comparire febbre, ecchimosi, danni ai muscoli e ai reni oltre che emorragie.

In caso di morso bisogna correre a lavare la ferita con acqua e sapone, e se vi trovate in presenza del ragno sarebbe opportuno catturarlo vivo o morto; ciò potrebbe risultare utile ai medici per capire meglio di che specie si tratta.

E' indicato anche telefonare al Centro Antiveleni, specialmente se i sintomi dovessero aggravarsi nelle ore successive. Bisogna poi prestare attenzione alla lesione: se la zona centrale è arrossata, probabilmente diventerà più scura nelle ore successive.

Il vigile a Terni

Un agente della polizia municipale di terni è stato morso da un ragno violino mentre si trovava nel suo giardino.

Inizialmente l'uomo non ha provato alcun dolore, dunque non ha dato peso all'accaduto. Dopo circa due giorni però si sono formate delle croste sulla pelle, a un paio di centimetri l'una dall'altra; allertato dal fatto, l'uomo si è recato in ospedale. Al pronto soccorso già non riusciva più a parlare e i suoi organi interni erano già compromessi, solo l'intervento tempestivo dei medici ha impedito che il quadro clinico peggiorasse. L'uomo rischiava di perdere un arto o addirittura un intervento agli organi interni per potergli salvare la vita.