Cinghiate, calci e pugni in pieno giorno perché tutti devo vedere e capire che al clan Casamonica non si può mancare di rispetto. Affiliati incuranti della presenza di bambini nel bar hanno prima intimorito e poi picchiato un barista e una donna disabile in un bar della periferia sud-est di Roma.

L'aggressione alla ragazza disabile

"Qui comandiamo noi, se non fai quello che decidiamo ti ammazziamo", urlano i Casamonica nel bar. Il tutto è successo la Domenica di Pasqua in un bar del sud della capitale, dove due giovani rom hanno mostrato tutta la loro brutalità.

Il motivo? Semplicemente non sono stati serviti per primi, una mancanza di rispetto che si paga con le botte e la distruzione del locale. Il clan dei Casamonica conta una rete di circa 1.000 affiliati con una patrimonio superiore ai 100 milioni di euro, il loro territorio è militarizzato con vedette ad ogni angolo e con ville sfarzose in stile barocco. Non si nascondono, anzi, fanno di tutto per ostentare la loro ricchezza e potere, esattamente come accadde tre anni fa durante un funerale di un membro importante della famiglia: carrozze, elicottero e canzone del padrino. E' successo tutto il primo aprile scorso, all'interno del bar in via Barzilai. Due giovani boss entrano nel locale e vogliono delle sigarette ma pretendono di essere serviti nell'immediato, per loro la fila non deve esistere.

Il barista non si accorge della presenza dei due e quindi li ignora: "Questi romeni di m***a non li sopporto", dice uno dei due Casamonica, una giovane disabile sente il commento ed esclama: "Se il bar non vi piace andate da un'altra parte". Sentite queste parole, uno dei due rom si avvicina alla ragazza, le prende gli occhiali e le lacia il bancone.

Poi si leva la cinta dei pantaloni e la passa al suo compare, comincia l'aggressione: la frustano, la prendono a calci, pugni fino a quando cade a terra. Nessuno interviene, i bambini presenti assistono alla scena impietriti.

La tremenda violenza dei Casamonica

A quel punto il bar si svuota e resta solamente il barista che la soccorre e le suggerisce di andarsene: "torneranno" le dice il rumeno.

Difatti appena una mezz'ora dopo tornano e devastano il locale, spaccano la vetrina e rovesciano i tavoli: "Questa è zona nostra, ora il bar lo chiudi o sei morto" minacciano i Casamonica. Nessuno interviene, neppure questa volta, così gli affiliati del clan cominciano a picchiare il barista: tutto intorno è in frantumi. Il giovane avrà poi 8 giorni di prognosi e la ragazza, più sfortunata, 30.