Il GDPR, il nuovo regolamento dell' Unione europea sulla tutela dei dati personali, è finalmente entrato in vigore. Un rinnovamento dei parametri sulla gestione dei dati personali che mira a una maggiore tutela degli internauti: Bruxelles ha ribadito con fermezza che il suo obiettivo è quello di garantire la sicurezza del singolo, ormai sempre più esposto alle insidie di un innumerevole moltitudine di società che demandano all'utente l'accesso ai propri dati personali.

Giornali Usa oscurati

Alcuni siti di informazione statunitensi non si sono fatti trovare pronti al cambiamento in atto e momentaneamente risultano in accessibili.

La lista delle piattaforme oscurate include alcune testate di grande rilievo: è il caso del Baltimore Sun, Chicago Tribune, Los Angeles Times, New York Daily News e molti altri. Tutti fanno capo a Lee Enterprises Media e Tronc, due gruppi editoriali che gestiscono un impero mediatico molto esteso (46 testate in 21 paesi).

Su questi siti figura un messaggio di avviso che esplicita come il sito non sia al momento raggiungibile nella maggior parte dei Paesi europei. Risulta alquanto probabile che per scongiurare il rischio di non essere in linea con il dettato della normativa, e quindi incorrere in una multa che ammonterebbe al 4% del fatturato, gli editori abbiano preferito temporeggiare. Su tutt'altra linea, testate come Washington Post e Time chiedono all'utente di prendere nota dell'informativa sulla privacy policy e dare il proprio consenso all'uso dei cookie.

In cosa consiste il GDPR

Il concetto chiave attorno al quale ruota l'azione del nuovo regolamento è quello secondo il quale il singolo utente dell'Unione Europea, previo avviso, debba esplicitamente autorizzare il trattamento dei propri dati personali. Stando alle singole disposizioni della Commissione europea, con "dati personali" sono qualunque forma di informazione collegata alla vita privata, professionale o pubblica di un individuo.

In particolare, piattaforme come Twitter, Apple Google, Facebook e molte altre hanno l'onere di fornire la possibilità a ciascun utente di revocare in qualsiasi momento l'autorizzazione al trattamento dei propri dati.

È disposto anche che qualsiasi oltre che possegga informazioni relative ad un utente, debba fornire a quest'ultimo l'opportunità di accedervi tramite download al fine di verificare quali siano effettivamente i dati condivisi con l'azienda.

Altra importante novità è l'obbligo, da parte di suddette piattaforme, di munirsi di un registro di raccolta dati sulle attività condotte dall'ente, in tale registro dovranno essere elencate le finalità delle informazioni che vengono raccolte ed elaborate.