Secondo il medico che l'aveva in cura nel 2015, Donald Trump avrebbe personalmente dettato la nota in cui la sua Salute veniva descritta come “straordinariamente eccellente”. L'attuale inquilino della casa bianca aveva reso pubblica la lettera a firma del dottor Harold Bornstein alla vigilia delle primarie. Lo scopo era dissipare i dubbi che erano circolati intorno alla sua condizione fisica.

Due giorni prima che la nota venisse resa pubblica, Trump aveva twittato: “Come candidato alla presidenza ho dato istruzione al mio medico di diffondere nel giro di due settimane un rapporto medico completo: mostrerà la perfezione”.

Nella lettera si dichiarava, testualmente, che “se eletto, il signor Trump, lo posso affermare inequivocabilmente, sarà l'individuo più in salute mai eletto alla presidenza”.

"L'ha dettata tutta lui"

Martedì scorso, però, è venuto fuori che la lettera sarebbe stata farina del sacco di Donald Trump, non del dottore. “L'ha dettata lui per intero. Non l'ho scritta io”, ha dichiarato infatti Bornstein, che all'epoca era medico di Trump da lunga data. Va peraltro notato che in precedenti dichiarazioni alla CNN il dottore si era attribuita lui la paternità della lettera, anche se aveva detto di averla scritta in fretta tra un paziente e l'altro. Adesso invece la versione di Bornstein è che "Trump dettava e io gli dicevo quello che non poteva metterci".

Sempre martedì scorso, lo stesso dottor Bornstein ha affermato che una delle storiche guardie del corpo di Trump e altri due uomini avrebbero condotto una “irruzione” nel suo studio alla ricerca delle cartelle mediche del presidente. Questo sarebbe successo nel febbraio 2017, due giorni dopo che Bornstein aveva raccontato al New York Times di aver prescritto a Trump un medicinale per la ricrescita dei capelli.

Tra l'altro in quell'intervista al quotidiano newyorkese Bornstein aveva affermato che Trump prendeva altre due medicine: un antibiotico per controllare la rosacea, una comune malattia della pelle, e delle statine per i suoi elevati livelli di colesterolo e lipidi.

Alla NBC Bornstein ha detto che non gli è stato rilasciato alcun documento che lo autorizzasse a consegnare le cartelle di Trump e che gli uomini che hanno condotto la perquisizione si sono portati via sia gli originali sia le copie di tutto il materiale relativo al presidente.

Procedura standard

L'addetta stampa della Casa Bianca, Sarah Sanders, ha minimizzato, affermando che la mossa sarebbe procedura standard, perché le cartelle cliniche dei presidenti debbono essere acquisite dall'unità medica della presidenza e che le carte sarebbero state acquisite in base a una regolare richiesta.