Il Tribunale del Vaticano ha deciso che Monsignore Carlo Alberto Capella dovrà scontare cinque anni di reclusione e pagare cinquemila euro di multa perché giudicato colpevole di detenzione divulgazione, trasmissione e offerta di materiale pedopornografico. Il sacerdote è stato condannato anche al pagamento delle spese processuali.

Il monsignor Capella si è dichiarato colpevole

Il processo che ha visto come imputato Monsignor Carlo Alberto Capella, ex consigliere della nunziatura vaticana a Washington, è terminato con la condanna dell'imputato. Il consacrato si è dichiarato colpevole e ha cercato di giustificare il proprio comportamento affermando di essere entrato in uno stato di crisi dopo essere stato trasferito negli Stati Uniti.

Il monsignore ha dichiarato di avere creato un profilo Tumblr inizialmente per postare immagini di animali buffi e poi usandolo per scambiare fumetti manga, video e immagini a contenuto pedopornografico. Sul social il prelato usava il nickname di 'Doppiobido' e chiedeva esplicitamente l'invio di materiale pedopornografico che avesse come soggetti ragazzini che di età compresa tra i tredici e i diciassette anni. L'ingegnere della Gendarmeria Vaticana Gianluca Gazzi, chiamato a testimoniare, ha riferito che tra i video confiscati al monsignore vi è anche quello di un bambino molto piccolo in atteggiamenti sessuali espliciti.

Carlo Alberto Capella è stato arrestato dopo segnalazioni giunte dagli Stati Uniti e dal Canada

Monsignor Carlo Alberto Capella era stato ordinato prete nel 1993 e per i primi nove anni di sacerdozio ha gestito un oratorio nella parrocchia di San Michele a Cantù, sita [VIDEO]nell'arcidiocesi di Milano. In quegli anni il sacerdote si è dedicato completamente ai giovani, svolgendo catechesi e accompagnando i ragazzi in campeggi vacanze.

Nel 2001, sotto richiesta del cardinale Carlo Maria Martini, è entrato a fare parte del servizio diplomatico della Santa Sede; conseguentemente ha prestato il suo servizio apostolico in Vaticano nella sezione dedicata ai rapporti con gli Stati della Segreteria di Stato e trasferito in America. In seguito alle segnalazioni giunte da Canada e Stati Uniti, monsignor Cappella il 21 agosto del 2017 è stato richiamato a Roma e il 7 aprile del 2018 è stato arrestato. Il medico psichiatra Tommaso Parisi, che ha in cura il sacerdote, ha affermato che il monsignore si è sempre mostrato collaborativo nonostante abbia attraversato momenti di grande difficoltà.