Selfie vietati per legge. Nello stato di Goa, il più piccolo dell'India situato sulla costa occidentale, il governo ha deciso che in 24 zone non sarà più possibile fare alcun autoscatto. Il provvedimento si è reso necessario in quanto la mania di immortalarsi in ogni dove ha provocato nel Paese molti decessi di residenti, ma anche di turisti, oltre a casi di ferimenti. Non esistono dati ufficiali o almeno non sono stati resi pubblici, ma il problema è molto serio, al punto tale da giungere all'attenzione delle autorità.

'No selfie zone'

Il governo, con un provvedimento emesso lo scorso 17 giugno, ha individuato vere e proprie 'no selfie zone', 24 aree in cui è vietato fare autoscatti in corrispondenza con alcuni tratti costieri, per evitare che continuino ad esserci vittime a causa di pose rischiose.

Persone che pagano con la vita la ricerca dello scatto perfetto o di quello più sensazionale, da pubblicare sui social. Cartelli di divieto sono stati installati sul alcune spiagge, costiere, laghetti.

A far scattare il provvedimento è stato l'ultimo grave episodio di cronaca: la morte di due persone che, per farsi una foto da una scogliera a picco sul mare, sono state travolte dalle onde dell'Oceano Indiano. Il divieto si è reso necessario anche perché i segnali di pericolo già presenti in aree rischiose sono stati finora totalmente ignorati. Ravi Shanker, il capo della compagnia che si occupa del salvataggio sulle spiagge del piccolo stato, ha chiarito che la misura drastica si è resa indispensabile dal momento che l'indifferenza alla legge è stata pagata a caro prezzo in termini di vita umane, e le persone non hanno il senso della misura, né sanno comportarsi in un ambiente naturale.

Morti da selfie, il triste primato indiano

In effetti, in India il problema è grave dal momento che la nazione detiene il triste primato di essere il Paese del mondo con più morti a causa di scatti azzardati. Secondo un recente dossier mondiale, tra il 2014 e il 2015, dei 127 decessi registrati in tutto il pianeta a causa dei selfie, ben 76 sono avvenuti nel subcontinente indiano.

Seguono in questa macabra classifica, il Pakistan con nove vittime, quindi gli Usa con otto. In molti casi si tratta di turisti alla prima visita di un posto, turisti che ignorano totalmente i pericoli a cui possono andare incontro.

Nel 2017 si verificò il caso di sette ragazzi indiani che morirono annegati dopo che la barca su cui stavano facendo un autoscatto si ribaltò nel lago Maharashtra.

La smania di mostrarsi sui social e di conquistare 'like' non può giustificare comportamenti imprudenti che mettono a rischio la vita o ne determinano la perdita. L'anno scorso, il governo nazionale indiano, ha lanciato una campagna pubblicitaria per sensibilizzare i cittadini sui rischi che si corrono facendo autoscatti con il proprio smartphone mentre si è alla guida. E sui social è stata lanciata la campagna 'selfie sicuro' con frasi ad effetto come questa: "Non lasciare che questo selfie sia il tuo ultimo". Ora questo divieto per legge, esperimento campione partito dal piccolo stato che potrebbe allargarsi ad altri stati del subcontinente indiano.