Paese, provincia di Treviso: al termine dell'anno scolastico, l'istituto comprensivo Casteller ha deciso di promuovere un alunno il cui padre, qualche mese fa, aggredì l'insegnante di matematica. Quest'ultimo, dopo aver appreso della promozione del ragazzo, sentitosi lasciato solo dalla dirigenza scolastica, ha deciso di chiedere il trasferimento.
L'aggressione era avvenuta il 23 dicembre dello scorso anno presso la Scuola media della cittadina trevigiana. Il docente, Giuseppe Falsone, ha accusato i vertici dell'istituto di aver gestito la vicenda in maniera "inopportuna".
E così, pochi giorni fa, ha chiesto di essere trasferito altrove, ritenendo impossibile per lui continuare ad insegnare in quella sede, dopo averci lavorato per otto anni.
Il professore attacca la dirigenza scolastica
Il professore - come riportato da "Il Mattino" - ha spiegato di non aver nulla contro lo studente 12enne, ma ha sottolineato come il messaggio veicolato dalla promozione dell'alunno sia diseducativo e di cattivo esempio anche e soprattutto per il futuro. Infatti, secondo il professor Falsone, con questa decisione la scuola, seppur indirettamente, lascia intendere a tutti gli altri studenti che possono fare ciò che vogliono durante le ore di lezione, tanto alla fine verrebbero comunque promossi.
Il docente di matematica ha raccontato che, secondo lui, l'intera vicenda è stata gestita male fin dall'inizio. Tutto è cominciato quando l'insegnante aveva invitato il ragazzo a lasciare la classe durante la ricreazione, rispettando così il regolamento scolastico. Il giovane, però, gli aveva risposto che non aveva alcuna intenzione di abbandonare l'aula perché, a causa dei jeans strappati, aveva freddo.
A quel punto, il professore, appoggiandogli una mano sulla spalla, l'aveva ulteriormente invitato ad uscire. Dopo quest'episodio, l'alunno era tornato a casa, raccontando tutto ai genitori di etnia Rom. E così, il 23 dicembre, il padre del 12enne si era presentato all'istituto Casteller, accompagnato dal figlio più grande di 16 anni e, senza alcuna remora aveva aggredito il docente, spintonandolo e prendendolo a schiaffi.
La scuola, subito dopo l'aggressione, aveva anche aperto un procedimento disciplinare a carico dell'insegnante, chiuso poi dopo alcune settimane, mentre il ragazzo era rimasto impunito.
In seguito alla promozione del 12enne, la preside dell'istituto, Paola Rizzo, ha affermato di non essere al corrente di quanto accaduto, aggiungendo di non aver nulla da dire. Il professor Falsone, invece, ha preferito non soffermarsi, per rispetto della privacy, sul rendimento del ragazzo e nemmeno sulla sua frequenza scolastica, dicendo però che a suo parere il passaggio all'anno successivo non è stato educativo per la sua maturazione.