Di lei, una contadina indonesiana 54enne, si era completamente persa ogni traccia. Era misteriosamente sparita nel nulla. Un pitone di sette metri l'aveva strangolata e inghiottita. Il terribile episodio è accaduto lo scorso giovedì nel villaggio di Persiapan Lawela sull'isola di Muna, al largo di Sulawesi, nell'Indonesia centrale. Alcuni abitanti del luogo, il tremendo sospetto ce l'avevano perché in quella zona c'è un luogo chiamato, non a caso, la 'tana dei serpenti' e c'era stato un analogo terrificante episodio proprio sull'isola: un rettile squamato aveva attaccato e ingerito un uomo.

Il sospetto è stato purtroppo confermato dal ritrovamento della donna uccisa nella pancia di un enorme esemplare.

Pitone killer, scoperta inquietante

Wa Tiba, questo il nome della donna 54enne scomparsa mentre lavorava nell'orto a circa un chilometro da casa, si trovava in una zona rocciosa con grotte che secondo i resoconti locali sono le tane di molti serpenti. Circa 100 persone tra parenti ed altri abitanti del posto hanno cominciato a cercarla finché hanno trovato nel punto dove stava lavorando solo i suoi effetti personali, inclusi i sandali, un macete e una torcia. Poi a 50 metri di distanza da dove erano stati trovati gli oggetti della donna, è stato scoperto un serpente con una pancia 'mostruosa' per quanto era gonfia e anormale.

Gli abitanti lo hanno ucciso e portato al villaggio. Qui il pitone è stato tagliato ed è stata fatta l'orrenda scoperta: conteneva il corpo della donna strangolata e inghiottita. Era intatto con addosso i vestiti che aveva al momento della scomparsa. Il capo della polizia locale ha riferito che la donna sarebbe stata inghiottita dalla testa.

Secondo attacco mortale

Pitoni giganti lunghi oltre sei metri sono diffusi in Indonesia ma anche nelle Filippine. Di solito però attaccano e mangiano animali quali roditori, scimmie, maiali, ma persino antilopi e coccodrilli. E invece in questo caso è stata attaccata una donna. Un precedente episodio è accaduto a marzo 2017 quando un uomo di 25 anni è stato ucciso e inghiottito da un pitone nella provincia di West Sulawesi in una piantagione di olio di palma.

I pitoni reticolati afferrano la preda con denti affilati e la stritolano prima di ingoiarla per intero. Attaccare un essere umano resta un evento raro che avviene solo nelle zone in cui l'animale abiti troppo vicino all'uomo perché il suo habitat è stato distrutto. La presa del serpente non lascia scampo alla vittima, animale o uomo che sia. I pitoni reticolati sono tra i più grandi esemplari esistenti sul pianeta: possono superare gli otto metri di lunghezza e i 70 chili di peso. Pitoni ed altri serpenti quali boa ed anaconda, il più delle volte non uccidono le vittime soffocandole ma interrompendo il flusso di sangue al cervello nel giro di pochi secondi. Unico contendente in grado di tenere 'testa' al pitone è un suo pari, un altro impressionante 'titano' squalmato, il cobra reale.

Il serpente velenoso più lungo al mondo a differenza del pitone che mangia mammiferi e roditori, è specializzato nel mangiare altri rettili suoi simili. Attacca la preda alla base della testa, poi le inietta un veleno che agisce sul sistema nervoso e la paralizza fino ad ucciderla.