Quando si assiste ad una tragedia, per istinto, si è portarti ad accorrere e a soccorrere. Ma, non in tutte le persone scatta questo "meccanismo umano" ed in alcuni casi, la voglia di apparire a tutti i costi prende il sopravvento. Ne è una prova evidente quanto accaduto qualche giorno fa nella stazione a Piacenza. Un giovane, infatti, ha deciso di scattarsi una bella foto con il suo smartphone proprio mentre il personale del 118 prestava i primi soccorsi ad una donna, appena investita da un treno.

Il selfie davanti alla tragedia

L'episodio è avvenuto qualche giorno fa, il 26 maggio, ma solo oggi il quotidiano piacentino Libertà ha reso noto l'accaduto pubblicando una foto scattata proprio da una giornalista della testata, Giorgio Lambri.

Nella foto si vede, sulla banchina, un giovane con bermuda e t-shirt di colore bianco, intento a farsi un selfie, mentre a pochi metri da lui, sui binari, si stanno prestando i primi soccorsi ad una signora travolta da un treno in corsa. Se si osserva meglio l'immagine si nota che il ragazzo con una mano regge lo smartphone, mentre con l'altra mano sembra fare addirittura la 'V', simbolo di vittoria. La donna si è salvata, ma i medici le hanno dovuto amputare la gamba destra. La foto di Lambri è accompagnata da un titolo che ben esprime lo sgomento per un gesto tanto superficiale e di pessimo gusto: "La barbarie che non ti aspetti: il selfie davanti a una tragedia".

Giovane fermato

Il ragazzo autore del selfie è stato identificato e fermato dalla Polfer.

La Polizia gli ha imposto di cancellare le immagini, ma il giovane, che evidentemente non ha minimamente compreso la gravità del suo gesto, in un primo momento ha addirittura protestato. Le forze dell'ordine, per scrupolo, stanno vagliando la posizione del ragazzo, ma al momento non sono stati riscontrati gli estremi per un reato.

Quando farsi un selfie davanti alla tragedia è una moda

Quanto accaduto a Piacenza ha provocato rabbia ed indignazione. Eppure, le cronache lo confermano, farsi un selfie anche nei momenti più dolorosi, negli ultimi anni è diventata una vera e propria moda. Il voler apparire sempre ed a ogni costo, porta molte persone a non fermarsi davanti a nulla e così, sui social, è tutt'altro che raro imbattersi in foto sorridenti che hanno come sfondo luoghi in cui si sono consumate tragedie orribili.

E' già successo in passato a Rigopiano davanti all'hotel divenuto tomba per 29 persone, ad Amatrice dopo il terremoto, davanti al relitto della Costa Concordia sull'isola del Giglio e, purtroppo, accadrà di nuovo.