Enrico Mentana si prepara a dare vita a un quotidiano digitale affidato alla redazione di soli giovani. Lo scopo è quello di garantire anche alle nuove generazioni di giornalisti le stesse possibilità di accesso alla professione e gli stessi diritti economici suoi e dei colleghi più anziani. Lui e quelli della sua generazione, spiega Mentana in un post pubblicato oggi sul suo profilo Facebook, sono tutelati da contratti blindati e possono usufruire di agevolazioni sanitarie in attesa di una lauta pensione. I nuovi giornalisti, invece, anche se molto capaci, restano “in piedi” ad attendere, naturalmente senza alcuna garanzia.

Ecco perché uno dei decani del giornalismo italiano ha deciso di intraprendere questa iniziativa, annunciando di voler mettere mano anche al proprio portafoglio se necessario.

Il post di Mentana su Facebook

L’incipit del post pubblicato sulla sua pagina Fb da Enrico Mentana è lapidario: “Ho preso una decisione”. Tanto per chiarire subito che non si tratta di una semplice ipotesi. Il suo ragionamento parte dalla ammissione che quelli della sua generazione, nati durante gli anni ‘50 e ‘60, hanno in gran parte potuto realizzare il sogno di diventare giornalisti. Una possibilità, ammette con amarezza, che oggi è preclusa ai giovani, “anche ai più bravi”. Le cause di questa crisi sono molteplici: dalla decadenza della stampa definita “tradizionale”, all’avvento di internet che, tra le altre cose, ha portato un “abbattimento dei profitti” e un calo vertiginoso della pubblicità.

La differenza tra i ‘vecchi’ e i ‘giovani’

Fatto sta, prosegue Mentana nella sua analisi, che quelli come lui possono ancora restare tranquillamente seduti sulle loro poltrone, tutelati da “contratti ben pagati”, con la disponibilità di usufruire di una “cassa sanitaria autonoma” e con una pensione pronta ad attenderli. Per le nuove generazioni, invece, nulla di tutto questo, nessuna garanzia.

E il risultato è che il prodotto giornalistico contemporaneo risulta essere eseguito con “modalità novecentesche”.

I particolari del progetto

Per questo, si accalora il direttore del tg di La7, occorre subito fare “qualcosa di tangibile”, e cioè “far nascere un quotidiano digitale realizzato solo da giovani regolarmente contrattualizzati”.

L’idea di Mentana è quella, magari, di affiancarli con “qualche vecchio” disposto ad offrire una sorta di “tutela redazionale”, ovviamente a titolo gratuito. Lui, da parte sua, annuncia di voler finanziare almeno in parte con suoi fondi personali il progetto e di partecipare attivamente offrendo un “contributo quotidiano di scritti”. La speranza è che il nuovo giornale riesca a reggere attraverso contributi economici e pubblicità. In caso contrario, promette Mentana, “ci penserò io”. Ma non è tutto, perché. In caso di bilanci in attivo, tutti gli utili verranno utilizzati per assumere nuovi collaboratori. Ben accetti saranno anche gli eventuali contributi senza pretese delle aziende e, infine, la raccolta pubblicitaria verrà affidata al miglior offerente.