Una tragedia inaspettata ha colpito il noto movimento femminista Femen. A Parigi infatti si è consumata una tragedia che nessuno avrebbe previsto. La 31enne, attivista del movimento e tra le co-fondatrici dello stesso, Oksana Shachko, è stata trovata morta lunedì scorso, 23 luglio 2018, nel suo appartamento di Parigi. Le autorità propendono per l'ipotesi di suicidio.
Oksana è morta, Hutsol: 'La più coraggiosa ci ha lasciati'
La notizia della morte dell'attivista, una delle più note del movimento, in quanto co-fondatrice dello stesso, ha fatto in poco tempo il giro del mondo.
Una delle prime persone ad intervenire in ricordo dell'amica e collega scomparsa, è stata Anna Hutsol, la quale sottolinea come la stessa Oksana sia stata sempre una delle più coraggiose del gruppo.
Femen è un movimento femminista nato in Ucraina nel 2008. Secondo lo statuto del sodalizio, esso combatte per incrementare le capacità morali e intellettuali delle giovani donne ucraine e non solo. Il movimento oggi è diffuso in tutto il mondo, e spesso si caratterizza con proteste singolari, come ad esempio quanto avvenuto durante le recenti elezioni nel nostro Paese. In quell'occasione due ragazze si presentarono a seno scoperto all'interno del seggio elettorale in cui votava l'ex premier Silvio Berlusconi.
La morte della giovanissima attivista, ha colpito ovviamente anche l'attuale leader del movimento, Inna Shevchenko, la quale a mezzo social ha ricordato il contributo della Shachko alla fondazione dello stesso.
Ipotesi suicidio per Oksana Shachko: dal 2013 l'asilo in Francia e la passione per la pittura
Secondo le prime indagini della polizia francese, l'attivista sarebbe morta suicida.
Le indagini delle autorità transalpine sono tutt'ora in corso, ma ancora l'esatta dinamica dei fatti non si conosce. C'è chi ha citato, tra le possibili cause, una probabile overdose da sostanze stupefacenti, ma resta ancora tutto da stabilire. Il corpo, ritrovato lunedì scorso senza vita nell'appartamento in cui la donna viveva, lascia ancora molti dubbi agli investigatori.
Sicuramente gli stessi saranno dipanati nei prossimi giorni.
Oksana dal 2013 si era trasferita nella capitale francese. Tale scelta era stata dettata da motivi personali. Chi la conosceva, per l'ultima volta l'ha vista venerdì 20 luglio. Lo co-fondatrice del gruppo, secondo quanto riferiscono le fonti, sin dal suo trasferimento transalpino, avrebbe fatto tesoro della sua passione: la pittura. Un modo questo, probabilmente, per allontanarsi dal movimento. "Siete tutti un falso" - così avrebbe lasciato scritto su un biglietto, poco prima di morire.