Sempre più leggiamo ogni giorno di anziani che diventano loro malgrado protagonisti di avvenimenti drammatici, maltrattati da chi dovrebbe prendersene cura: storie di disagi, abbandono, povertà.

La storia di questa dolcissima signora, pur portando con sé l'amarezza della solitudine, è riuscita a commuovere gli animi, non solo degli agenti di polizia che l'hanno soccorsa, ma di tutti coloro che hanno avuto modo di conoscere questa storia, rendendola in poco tempo virale.

Una rapina in casa

La signora Ester, una donna di 93 anni residente a Napoli, nel quartiere di San Carlo all'Arena, telefona con tono allarmato al 113, chiedendo un intervento immediato della polizia, perché erano entrati in casa sua 3 malviventi che dopo averla legata, le avevano portato via tutto.

La notizia viene prontamente diramata a tutte le unità della zona, e gli agenti si apprestano a recarsi con urgenza nell'appartamento, consapevoli che data l'età della signora, un simile evento poteva essere fatale, anche solo per lo spavento.

Giunti a casa la sorpresa

Gli agenti di polizia arrivati a casa della signora la trovano però ben vestita e calma,vedono inoltre la borsa sul divano, la casa in ordine e persino dei soldi sul tavolo.

Si avvicinano alla signora e le chiedono pertanto di raccontare cosa le sia successo, e da lì la verità inconfessabile.

La dolce signora inizia il suo racconto dicendo che 3 persone erano entrate in casa sua con una scusa e che poi dopo averla legata le avevano portato via tutto e termina il suo racconto chiedendo agli agenti se potessero rimanere a farle compagnia.

Gli agenti allora iniziano a comprendere come stavano realmente le cose e alla domanda di come mai non avessero preso i soldi sul tavolo, l'anziana signora confessa: " Scusate, ma è un mese che non esco e mi sentivo tanto sola. Non posso permettermi una badante... Voi non potreste portarmi a fare un piccolo giro?".

Commossi dalla tenerissima richiesta della donna, gli agenti la prendono sottobraccio e la portano al bar a fare colazione con loro, offrendole un cornetto e un cappuccino ma soprattutto regalandole la gioia di un'attenzione che le illumina il viso.

Poi l'accompagnano in chiesa e mentre la signora si siede tra i banchi a pregare il Rosario, gli agenti ne approfittano per parlare con il Parroco e per esporgli la situazione.

Non è tardato l'aiuto del sacerdote che ha garantito che si sarebbe occupato lui della signora, mandandole a casa qualcuno che potesse occuparsi di lei.

E sull'accaduto si legge una nota della Questura di Napoli: " Il sorriso e i ringraziamenti che la signora ha donato ai poliziotti che sono intervenuti, sono stati di sicuro, un incentivo per riprendere il servizio di prevenzione e di repressione dei reati".