Stando al parere della Corte della California, la Monsanto (un'azienda multinazionale di biotecnologie agrarie) dovrà risarcire un cittadino per essersi ammalato di cancro a causa del Glifosato. Ormai da tempo, nel settore agricolo, c'è la tendenza ad eliminare i pesticidi usati nell'agricoltura, con la speranza di rende più 'bio' ogni tipo di cibo. Il prosecco, la pasta e tutti i cereali in generale, fra le loro componenti, hanno una consistente percentuale di glifosato che la AIRC ritiene probabilmente cancerogeno. L'affermazione dell'AIRC però si fonda studi ancora in via di accertamento e, pertanto, la decisione presa dalla Corte della California ad oggi pare decisamente azzardata.

Una serie di studi infatti, hanno in più occasioni rivelato che il glifosato non sia assolutamente cancerogeno. Secondo altri studi, inoltre, la possibilità di ammalarsi di cancro per colpa del glifosato è la stessa di quella di contrarre la malattia senza essere mai entrati in contatto con questa sostanza usata in agricoltura, che secondo molti dunque non è cancerogena.

Il prosecco, in alcune zone, non viene prodotto usando glifosato

Il glifosato è dunque stato posto al centro di diverse critiche, con la certezza che l'obiettivo comunque è quello di cercare di eliminarlo dal settore agricolo il prima possibile. Negli ultimi mesi, il glifosato è stato eliminato anche da parte della produzione di prosecco in Italia, nonostante alcune regioni non abbiamo ancora applicato tali misure preventive, come ad esempio il Piemonte.

La critica generale è ovviamente rivolta al fatto che la popolazione pensa che la decisione di non eliminare il glifosato sia legata a questioni puramente economiche e di accordi con le multinazionali delle medicine. In Veneto invece non lo usano, ma producono prosecco grazie al geranio, una valida alternativa (secondo gli agricoltori) al glifosato.

Ovviamente si tratta di prove e sperimentazioni, visto che conferme ufficiali sull'efficacia dell'acido pelargonico non sono ancora arrivate. Si tratta comunque di un grosso passo avanti, che nel giro di qualche anno potrebbe portare ad interessanti rivoluzioni.

Per ciò che concerne la pasta italiana invece, il glifosato è presente solo nel grano canadese, visto che ad oggi si utilizzano soprattutto grani da Australia ed Arizona dove non viene usato il pesticida.

Diversi nutrizionisti comunque scoraggiano il consumo di ingenti quantità di cibi che possano contenere traccie di glifosato, con la paura che questo, a lungo andare, porti alla manifestazione del cancro.