E' stato brutalmente e violentemente aggredito con pugni e calci alla testa, alla pancia e all'addome da un gruppo di giovani ragazzi mentre si trovava riverso al suolo. I fatti sono accaduti a Napoli, nella notte tra il 13 e il 14 agosto, intorno alle ore 04:00 del mattino, dinanzi all'ingresso di un ristorante fast food di Fuorigrotta, periferia occidentale della città, nei pressi dell'impianto sportivo 'San Paolo', lo stadio dove gioca le partite casalinghe la Società Sportiva Calcio Napoli. La vittima della feroce aggressione è un giovane ventunenne, originario del Brasile ma residente già da molti anni a Torre del Greco, in provincia di Napoli.

Il ragazzo, lottatore di mma, disciplina di arti marziali miste, ha riportato numerose fratture multiple e scomposte alla faccia. E' stato soccorso e medicato presso la struttura ospedaliera 'San Paolo' di Fuorigrotta, dove il personale medico sanitario lo ha giudicato guaribile in trenta giorni.

I fatti: lite per motivi sportivi

Sul posto sono intervenuti gli agenti del commissariato di pubblica sicurezza della Polizia di Stato di Fuorigrotta. Dalle prime indiscrezioni e secondo il racconto della vittima la lite, sfociata poi in vera e propria aggressione fisica, sarebbe scaturita per 'motivi sportivi': dall'alterco con un singolo ragazzo, quest'ultimo sarebbe poi stato 'supportato' da un gruppetto di amici e conoscenti che avrebbe malmenato la vittima.

I filmati delle telecamere del sistema di videosorveglianza installato nella zona non inquadrano il posto indicato dal ventunenne come il luogo della violenza. Sulla vicenza stanno indagando i poliziotti del commissariato San Paolo di Napoli, guidati dal questore Antonio De Iesu, coordinati dalla locale Procura della Repubblica presso il tribunale di Napoli Centrale - Centro Direzionale.

Aggressione a un disabile da parte di una baby gang, presi i responsabili

Non certo è il primo caso di episodi di violenza e maltrattamenti che avviene nella città partenopea ad opera di veri e propri bulli che agiscono in quelli che vengono definiti 'branchi' oppure 'baby gang'. E' di poche ore fa, infatti, la notizia di un'altra aggressione, questa volta ai danni di una persona diversamente abile: quattro ragazzi, tre maggiorenni e uno minorenne, lo hanno gettato in un cassonetto dell'immondizia. Interrogati dalle forze dell'ordine, si sono giustificati sostenendo che si è trattato di un gioco contro la noia. Ora dovranno rispondere del reato di violenza privata.