Un forte Terremoto di magnitudo 5.2 della scala Richter ha colpito, alle 9:12 (ora italiana), il cuore della Grecia, in Tessaglia. Secondo l'EMSC (Centro Sismologico della zona Euro-Mediterranea), il sisma avrebbe avuto il suo esatto epicentro 10 chilometri a ovest di Neochorion e sarebbe stato avvertito dalla popolazione in molti dei paesi balcanici, fra cui Albania, Macedonia, Kosovo e Serbia.
Non solo. Le onde sismiche sarebbero riuscite ad attraversare il Mar Ionio e sarebbero giunte fino in Italia, in particolar modo in Puglia. Infatti, sempre dalle segnalazioni inviate al sito di EMSC, la scossa sarebbe stata avvertita lungo tutto il Salento, anche in grandi città come Lecce, fino al Golfo di Taranto.
L'EMSC abbassa la potenza dell'evento a magnitudo 5.1 e gli attribuisce una profondità di 12 chilometri, mentre l'INGV (Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia) lascia la magnitudo a 5.2 attribuendogli un ipocentro a 20 chilometri di profondità.
Si segnalano delle frane, ma nessun ferito
Il quotidiano Ekathimerini aggiunge che la scossa ha provocato delle frane lungo alcune strade rurali, come documentano le immagini presenti sul medesimo sito. Il professore di sismologia Efthimios Lekkas ha detto alla TV greca che "metà del paese ha tremato"e continua dicendo che "nell'area dove si è verificato il terremoto non c'è una sismicità particolarmente elevata".
Grecia: uno dei Paesi europei più sismici, insieme all'Italia
La Grecia, come l'Italia, è uno dei Paesi d'Europa ad elevata sismicità. Qui gli eventi, oltre ad essere molto frequenti, sono anche fra i più forti che si possano verificare nel Vecchio Continente. Sia il Dodecaneso che il Peloponneso sono stati ripetutamente colpiti da terremoti anche superiori a magnitudo 7.5 della scala Richter.
Il 21 luglio dell'anno 365 si presume che un megathrust di magnitudo 8.3-8.5 abbia colpito la parte più a occidente dell'isola di Creta, generando un mega tsunami che ha devastato le coste non solo della stessa isola, ma anche dell'Italia, arrivando fino in Puglia, Calabria e Sicilia, mietendo in totale circa 45 mila vittime in tutto il Mediterraneo Centrale. Questo è ricordato, tutt'oggi, come il terremoto più violento che abbia mai colpito il bacino del Mediterraneo.
Eventi così potenti in Italia difficilmente possono verificarsi. Infatti la magnitudo massima stimata che è stata raggiunta in suolo italiano corrisponde a 7.4 della scala Richter, con il terremoto dell'11 gennaio 1693, nella Val di Noto, in Sicilia.