I loro sogni si sono infranti tra le Gole del Parco Nazionale del Pollino. Spinti dal desiderio di ammirare dal vivo le bellezze di un territorio tanto affascinante quanto insidioso. Nonostante le previsioni meteo non fossero incoraggianti tutto sembrava filare via per il verso giusto. Poi la ‘bomba d’acqua’, il torrente Raganello che si ingrossa e travolge tutto e tutti. I due gruppi di escursionisti, composti da sedici persone, sono stati sorpresi a monte del Ponte del Diavolo.

Qualcuno è riuscito a trovar riparo tra gli scogli e ad evitare il peggio. In sette sono stati trasportati in ospedale, tra queste anche una bambina di nove anni ricoverata al nosocomio di Cosenza per ipotermia.

Per dieci escursionisti quello che doveva essere un pomeriggio all’insegna dell’avventura si è trasformato in un viaggio senza ritorno. Giovani vite che si sono spezzate in un attimo. Genitori che non riabbracceranno più i loro figli, amiche unite nella disgrazia, famiglie distrutte dal dolore. Tra le vittime anche un volontario della Protezione civile: il trentaduenne Antonio De Rasis era stato tra i primi a raggiungere l’hotel Rigopiano dopo la valanga nel gennaio del 2017.

Antonio De Rasis era tra i soccorritori del Rigopiano

Il giovane, originario di Trebisacce, era tra le guide degli escursionisti e il suo zainetto è stato ritrovato a chilometri di distanza dal luogo dove si è materializzato il dramma. “Dall’alto della sua esperienza avrà sicuramente provato a soccorrere i componenti del gruppo” - ha riferito il sindaco di Cerchiara (provincia di Cosenza) Antonio Carlomagno. Carmela Tammaro, insegnante classe ‘77, e Antonio Santopaolo, impiegato classe ‘74, erano giunti da Qualiano (provincia di Napoli) per esplorare le gole del Pollino. Il torrente li ha separati per sempre dalle due figlie, salve ma inconsolabili per la tragica scomparsa dei genitori.

Dolore che hanno provato anche Marco e Angela (undici e nove anni) quando hanno appreso che la madre, l'avvocato Immacolata Marrazzo (classe ‘75 di Torre del Greco), non ce l’ha fatta.

Salvo Giovanni Sarnataro, il marito della donna.

Salve ma inconsolabili per la morte dei genitori

Le pugliesi Claudia Giampietro (classe ‘87, Conversano) e Myriam Mezzolla (classe ‘91, Taranto) erano amiche inseparabili e condividevano la passione per il ballo. Avevano scelto la Calabria per trascorrere qualche giorno di vacanza.

Nell'alluvione di Civita (provincia di Cosenza) sono deceduti anche la ricercatrice bergamasca Paola Romagnoli (classe ‘63), Gianfranco Fumarola, originario di Martina Franca (classe ‘75) e i romani Carlo Maurici, classe ‘83 e Valentina Venditti, classe ‘84.