In Francia è ormai guerra aperta tra i vegani, o almeno un fronte 'ultras', e i macellai. Gli animalisti chiedono sia messa fuori legge la macellazione degli animali. Ma le loro azioni di protesta sono tutt'altro che pacifiche. Lo sanno bene negozi di carni nella città di Lille e nelle regioni settentrionali del Paese, oggetto di ripetuti atti vandalici: vetrine rotte, sangue finto sui muri, azioni di disturbo davanti ai negozi.

I macellai, per difendersi da quello che hanno ribattezzato come 'terrorismo vegano', sono passati al contrattacco: in vista di altre iniziative animaliste, hanno ingaggiato guardie giurate per la sicurezza dei loro negozi.

I temuti scontri non ci sono stati, ma la tensione resta alta.

Francia, azioni di protesta davanti alle macellerie

'Abolizione delle macellerie' è il nome di un gruppo di protesta particolarmente attivo che lotta per la chiusura dei negozi di carni in Francia. L'azione di lotta a favore degli animali contro le violenze che vengono loro inflitte per poi ucciderli, però, è tutt'altro che civile. Dallo scorso giugno c'è stata una successione di episodi preoccupanti e a Lille diverse vetrine sono state 'vandalizzate'. Gli antagonisti facevano talmente paura che alcuni negozianti hanno tolto dalle vetrine le carni esposte. In particolare in una vetrina, in rosso come fosse sangue, è apparsa la scritta: "Stop specismo", perché i vegani proclamando la parità tra uomini e animali.

A settembre nella città di Calais è stato annullato il festival vegano per timore di tensioni tra i partecipanti e l'associazione locali dei macellai che avevano minacciato un 'contatto' diretto con i loro oppositori. L'escalation della violenza, però, era già stato raggiunto lo scorso marzo quando, dopo un attentato jihadista in un supermercato di Trebes un macellaio, Christian Medves, era stato ucciso dal terrorista Radouane Lakdim.

Alla notizia, una fanatica vegana, ora in carcere dove sconta sette mesi per apologia di terrorismo, ha commentato scrivendo su Facebook: "Non mi sciocca che un assassino venga ucciso da un terrorista".

'Veggie Pride', la risposta dei macellai all'orgoglio animalista

Questo fine settimana hanno destato molta preoccupazione iniziative antimacellerie.

A Parigi si è tenuto infatti ieri e oggi il 'Vegan pride', giorno dell'orgoglio animalista. Gli animalisti hanno sfilato nella capitale francese contro quello che definiscono lo 'zoocidio', l'uccisione di animali e contro le macellerie. L'iniziativa è stata estesa anche ad altre città in forma di "Happening nazionale sincronizzato contro il commercio di animalicidio".

I macellai, temendo il peggio, hanno deciso di organizzarsi e, come dichiarato da Laurent Rigaud, presidente del sindacato macellerie e salumerie del Nord della Francia, hanno messo guardie armate davanti agli ingressi dei negozi. Rigaud ha riferito alla stampa francese che non potevano restarsene a braccia conserte ad aspettare altri attacchi, né volevano rassegnarsi a chiudere.

Intendono proteggere i loro negozi, ma anche la propria incolumità fisica. "Ci rendiamo conto che è una misura anomala, ma è necessaria", ha detto.

Ad avere paura oltre ai macellai, sono anche i titolari di rosticcerie, alimentari, salumerie e chiunque venda carni, pescherie comprese. I negozianti hanno deciso di far da sé dopo che a giugno, dopo intimidazioni ricevute tanto a volto coperto che mascherato, hanno scritto al ministro dell'Interno, Gérard Collomb, e alla polizia chiedendo protezione, ma senza esito.

Le guardie giurate saranno per tutto il giorno e anche la notte davanti alle vetrine dei negozi già presi di mira, e i macellai faranno anche ronde di propria iniziativa. i militanti vegani anti-carne e anti-allevamenti li accusano di fare inutilmente le vittime.

C'è una situazione di allarme sociale senza precedenti. Per ora non è accaduto nulla. I macellai di Parigi invitano i focosi colleghi del Nord a non perdere la calma per non innescare una spirale di violenza.