Un poliziotto distaccato alla Procura di Roma è stato accusato di aver adescato una minorenne e di aver detenuto nel suo cellulare diverso materiale pedopornografico. La notizia è stata riportata dai colleghi de "La Repubblica" che hanno rivelato i particolari della vicenda.

L'uomo della Polizia nella memoria del proprio smartphone aveva infatti diverse fotografie che ritraevano una ragazzina di 15 anni in atteggiamenti equivoci, molte scene di nudo e particolari molto intimi. La Squadra Mobile ha esaminato ogni singola cartella del cellulare, dopo aver ricevuto l'autorizzazione dal Pubblico Ministero Stefano Pizza, che ha ordinato di setacciare ogni tipo di mezzo tecnologico in possesso del poliziotto: l'obiettivo era quello ovviamente di scovare ulteriori foto magari nascoste in un pc o in hard-disk.

Roma, poliziotto detiene materiale pedopornografico

Il via alle indagini è stato dato dalla Procura che aveva ricevuto una segnalazione sul poliziotto qualche mese fa, sospettando proprio che l'agente si intrattenesse con qualche ragazzina di Roma. Adesso si sta cercando di far chiarezza sul rapporto che il poliziotto e la 15enne avevano, provando a stabilire le dinamiche della loro conoscenza: ad oggi le uniche prove sono le fotografie della minorenne in atteggiamenti spinti.

E' stato comunque ipotizzato che l'uomo abbia adescato la giovane in qualche chat, proponendole di avere una relazione virtuale, dunque basata sullo scambio di foto e messaggi dal carattere piccante. Oltre alle foto sarebbero presenti anche diversi video che testimoniano come la ragazza fosse solita inviare momenti intimi di sé stessa al poliziotto.

Le indagini sull'agente che avrebbe adescato la 15enne

Le immagini non lascerebbero comunque particolari dubbia almeno sull'accusa di detenzione di materiale pedopornografico. Le indagini invece chiariranno se l'uomo rischierà una condanna anche per adescamento di minore.

Affinché la condanna penale vada in porto, dev'esserci infatti la prova che l'adescatore abbia esercitato una manipolazione psicologica sulla giovane, anche a fasi sequenziali, ovvero: adescare la vittima sul web, instaurare con lei un rapporto confidenziale, con il fine poi di approfittare della fiducia della 'vittima' per farsi inoltrare materiale sessuale. Questo è ciò che sostiene la Legge: prossimamente verrà fatta chiarezza sull'ipotesi che tutto ciò sia avvenuto, o meno, anche nel caso specifico.