La storia di Sophia Daugherty sta commovendo gli Stati Uniti. Si tratta di una bambina di nove anni scomparsa qualche giorno fa. Nel gennaio del 2015 le era stato diagnosticato il diabete di tipo uno. La piccola è morta a casa della sua migliore amica, Abi Kuth, che l’aveva ospitata per un pigiama party. È andata a letto ridendo e scherzando, ma non si è più risvegliata. Infatti, secondo quanto hanno ricostruito i medici, è caduta in coma diabetico nel sonno: subito ricoverata in ospedale, è deceduta dopo qualche giorno. Come ha raccontato il New Castle News, inizialmente i familiari speravano in una guarigione.

La stessa madre di Sophia, Keri Daugherty,aveva scritto sui social di credere ancora in un miracolo, ma purtroppo non c’è stato nulla da fare.

I messaggi della sorella di Sophia sui social

Sophie lascia due sorelle: Meredith, di un anno più piccola, e la quattordicenne Claire che in questi giorni le ha dedicato numerosi post su Facebook, pubblicando immagini della bimba e chiedendo a tutti di continuare a pregare per la sua salvezza.

Ed infatti una veglia si era tenuta mercoledì 19 presso la palestra della Laurel Elementary School dove Sophia frequentava la quinta elementare. A distanza di poche ore la piccola ha perso la battaglia contro il diabete lasciando nello sconforto la sua numerosa famiglia.

La triste vicenda, ripresa dai media nazionali, si è verificata a New Castle in Pennsylvania ed ha lasciato il segno sull'opinione pubblica americana. In particolare ha commosso tutti la forza della bimba che non si è mai lasciata scoraggiare dalla malattia ed ha sempre avuto una vita sociale molto attiva.

Una bambina che non ha mai lasciato che la malattia le impedisse di godersi la vita

Come hanno spiegato i suoi familiari Sophia non ha permesso che il diabete le impedisse di godersi la vita. La ragazzina giocava a pallacanestro e a softball ed era molto popolare a scuola dove era riuscita ad entrare nel gruppo di cheerleader dell’istituto.

Nelle ultime ore tutti gli studenti si sono uniti per ricordarla. La piccola era anche presenza fissa nel coro di voci bianche e si proponeva di creare un gruppo di sostegno per chi, come lei, si è ammalato di diabete in giovane età.

Molto attiva, quando non praticava sport era in giro in bicicletta o, da brava scout, ad informarsi sugli animali più amati, come ad esempio gli squali. E tra le passioni di questa bambina, descritta da tutti come molto dolce, c’erano anche i pigiama party con le compagne e, soprattutto, con Abi, la preferita. Secondo Claire, nella tragedia c’è almeno il sollievo di sapere delle ultime ore felici vissute da Sophie insieme all’amichetta del cuore.

I parenti, che avevano avviato una raccolta di fondi sul web per trovare una possibile cura per Sophia, hanno deciso di destinare quanto raccolto finora ai funerali della bambina. Per loro scelta i suoi organi saranno donati a chi ne ha bisogno.