Il maltempo sta ancora una volta mettendo in ginocchio un'intera regione, la Calabria, completamente devastata dalle ultime precipitazioni che hanno causato purtroppo, nella serata di giovedì 4 ottobre, anche la morte di una giovane mamma di trenta anni, Stefania Signore, e del suo bimbo di sette anni, entrambi deceduti a causa della piena di un torrente a San Pietro Lametino, in provincia di Catanzaro. Assieme a loro c'era anche il fratellino più piccolo, di appena due anni, per il quale le ricerche non si sono mai fermate ma che ancora risulta purtroppo disperso.

Si scava nel fango, si setacciano le zone invase da erbacce ed arbusti, ma per il momento del bambino non ci sono tracce. Nel frattempo, però, secondo quanto riferito dal quotidiano Il Mattino, in Calabria resta l'allerta a causa del maltempo che continua a fare paura nonostante nelle ultime ore abbia mollato un po' la presa.

Calabria: dopo la morte di madre e figlio, proseguono le ricerche del piccolo di due anni

Più il tempo passo, però, è più si riducono le speranze di ritrovare il piccolo di due anni che è stato trascinato dalla potenza dell'acqua a San Pietro Lametino. La madre e i due bimbi erano a bordo dell'automobile ma, probabilmente in preda al panico, hanno deciso di scendere dalla macchina perché la donna non riusciva più a controllarla a causa delle intensissime precipitazioni che avevano inondato completamente la strada.

Se fossero rimasti in macchina, molto probabilmente i tre si sarebbero salvati visto che l'auto sulla quale viaggiavano è stata trovata completamente intatta dai soccorsi.

Il presidente della regione Calabria: 'Una situazione drammatica'

A causa di quanto verificatosi nei giorni scorsi in Calabria, il presidente della Regione, Mario Oliverio, ha parlato di 'situazione drammatica' e ha preannunciato che verrà fatta richiesta al Governo della dichiarazioni di stato d'emergenza.

Nel frattempo, gli addetti ai lavori si sono già messi d'impegno per cercare di rimettere in sicurezza un territorio completamente devastato dal maltempo e che è ancora minacciato da quello che potrebbe accadere. Il capo della Protezione civile della Calabria, Carlo Tansi, ha spiegato che la priorità è quella di trovare i dispersi e di mettere in sicurezza tutti i luoghi che sono stati colpiti dall'alluvione. Dopodiché verrà fatta la conta dei danni che comunque, come dichiarato dal presidente, sono molto ingenti.