Un neo pensionato di Viareggio è riuscito a sperperare la bellezza di 70mila euro, ovvero tutta la liquidazione, alle slot machine. E non ha impiegato molto per farlo, ben tre mesi. Tanto è bastato all'uomo per dilapidare una somma ingente. Secondo quanto riportato da alcuni siti e quotidiani, tra cui iltirreno.geolocal.it, l'anziano toscano sarebbe arrivato a spendere mille euro al giorno alle macchinette. I parenti del ludopatico sono stati costretti, dunque, a chiedere aiuto al Sert, dove ogni giorno tanti operatori agiscono per migliorare la vita di tanti alcolisti, tossicodipendenti e ludopatici.
La dipendenza dal gioco d'azzardo
La storia del pensionato ludopatico di Viareggio è stata riportata da numerosi quotidiani ed ha riportato alla ribalta la problematica della dipendenza dal gioco d'azzardo. Tale vizio ha mandato in fumo stipendi, fortune e patrimoni di molti italiani. I familiari del pensionato toscano, come molte altre persone, non sono stati in grado di individuare per tempo gli indizi occulti della ludopatia, segni che generalmente si scoprono con difficoltà. Quell'uomo giocava sempre, inseriva le monetine nelle slot machine anche se perdeva perché, come afferma lo psicologo Emanuele Palagi, "chi gioca ha la sensazione di vincita anche se perde". Una delle problematiche che riguarda il mondo delle slot è quella della possibilità di inserire anche le banconote da 500 euro nelle sale slot.
Non c'è da stupirsi, dunque, se patrimoni, fortune e pensioni sono andati in fumo a causa del gioco d'azzardo.
Un fenomeno dilagante
Negli ultimi tre anni, gli operatori del Sert di Viareggio hanno preso in cura 120 ludopatici, persone come il pensionato che ha dilapidato tutta la liquidazione. Gli esperti sono preoccupati perché il fenomeno è destinato a dilagare per colpa del gioco online.
Grazie a questo un giocatore non si sente controllato e può sperperare grandi somme senza che i parenti si accorgano di nulla. Il mondo del web, secondo Palagi, è pieno di siti dove giocare, scommettere molto denaro e diventare viziosi. Una persona che ha la necessità di giocare sempre e non riesce a fermarsi deve essere seguita e curata, come dovrebbe essere curato un tossicodipendente o un alcolista.
Psicologi ed esperti sostengono che un ludopatico si differenzia da un giocatore normale perché non riesce a fermarsi quando la perdita diventa ingente: il giocatore compulsivo, in soldoni, continua a giocare nel tentativo disperato di recuperare le somme perse.