Pochi giorni fa a Brindisi uno striscione offensivo era apparso contro il carabiniere che ha confessato il pestaggio di Stefano Cucchi. Ora, come se tutto questo non bastasse, nel mirino è finito anche l'avvocato che difende il vicebrigadiere dei Carabinieri: Eugenio Pini. Il legale avrebbe ricevuto infatti nelle scorse ore una chiamata intimidatoria, con la quale lo stesso veniva minacciato di morte. La notizia è riportata dall'Agi (Agenzia giornalistica italiana).

La telefonata: 'Lei mi ricorda Rosario Livatino'

L'avvocato Pini ha presentato la sua querela presso la Procura di Roma.

Nella chiamata, l'anonimo interlocutore avrebbe detto al legale di Francesco Tedesco testuali parole (riportiamo quanto si apprende dalla stampa): "Lei sa chi mi ricorda? Rosario Livatino". Questi era un noto magistrato siciliano, oggi tra l'altro beatificato, che fu ucciso da un'organizzazione criminale di stampo mafioso nel 1990. L'avvocato ha riferito all'agenzia Ansa di aver presentato tale denuncia per proteggere se stesso. La chiamata ricevuta, secondo quanto si apprende dalla stampa locale e nazionale, potrebbe essere stata registrata. Anche Francesco Petrelli, uno degli avvocati del vicebrigadiere che ha confessato il pestaggio, ha dichiarato che quella fatta dal suo assistito è una scelta coraggiosa.

Ma è dai verbali di uno degli interrogatori sostenuti da Tedesco che si apprendono maggiori informazioni sulla vicenda. In uno di questi, infatti, lo stesso militare avrebbe detto che uno dei suoi colleghi, attualmente sotto indagine per il pestaggio di Stefano Cucchi, avrebbe dichiarato che il ragazzo dava testate sul muro per dare una spiegazione convincente delle lesioni riportate durante il pestaggio.

Questo almeno quanto si apprende dalle pagine on-line del Quotidiano di Puglia.

Ilaria Cucchi incontra il ministro Trenta e il comandante Nistri

E' fissato intanto per questa mattina, presso il Ministero della Difesa, un incontro tra la sorella di Stefano Cucchi, Ilaria, il ministro Elisabetta Trenta e il comandante dei Carabinieri Giovanni Nistri.

L'incontro, fanno sapere dall'Esecutivo, è stato fortemente voluto dal ministro. All'incontro parteciperà anche il legale della famiglia Cucchi, Fabio Anselmo. Ed è stato proprio il comandante Nistri nelle scorse ore a sollecitare a parlare chiunque sappia come sono andate davvero le cose. Lo stesso ha ribadito la ferma volontà dell'Arma dei Carabinieri di andare fino in fondo a questa vicenda.