Il cosmonauta russo Alexey Orchinin della Roscosmos e Nick Hague, un astronauta della Nasa, dovevano partire per una missione di sei mesi sulla Stazione Spaziale Internazionale (ISS), a bordo della Soyuz MS-10. Purtroppo, però, durante il decollo ci sono stati problemi con una razzo ausiliario. Questo ha impedito agli astronauti, che sono riusciti ad atterrare incolumi grazie alla procedura di emergenza della navicella, di raggiungere la stazione. I due uomini stanno bene, ma l'accaduto ha fatto luce su alcune problematiche che adesso le agenzie spaziali si trovano a fronteggiare.

Del decollo e dell'atterraggio di emergenza sono stati girati dei video che hanno anche immortalato i momenti nella cabina della Soyuz quando si è registrata l'avaria. I filmati sono stati caricati online.

Dinamica dell'incidente

I problemi sono sopraggiunti 90 secondi dopo la partenza, quando il veicolo ha incominciato a vibrare, ovvero fra il primo e il secondo stadio. A quel punto gli scienziati della Nasa e della Roscomos hanno capito che qualcosa non andava. L'arresto dei motori è avvenuto alle 10:40 ora italiana.

Al 114° secondo di volo, il sistema di emergenza ha separato la capsula dalla navicella.

LA Nasa ha affermato che il veicolo ci ha messo 34 minuti per toccare il suolo, dato che ad un certo punto della caduta si è aperto il paracadute.

La Soyuz e il suo equipaggio sono atterrati nella steppa kazaka, a nord-est del cosmodromo di Baikanour, a 400 km dal sito di lancio.

Come riporta la BBC, la Nasa e la Roscosmos hanno immediatamente fatto partire un'operazione di recupero, che ha portato gli astronauti a Dzhezkazan sani e salvi.

Qual è stato il problema?

Gli astronauti hanno spiegato che dopo il decollo hanno avvertito una "mancanza di peso".

Questo, unito alle immagini che sono state catturate, fa ipotizzare che il problema della Soyuz sia legato ad una avaria di 1 dei 4 booster. Come spiega Gabrielli, il responsabile dell'unità lanciatori e trasporto spaziale dell'Agenzia Spaziale Italiana (ASI), questo probabilmente ha causato una diminuzione della spinta nominale, impedendo alla navicella di lasciare la Terra per raggiungere la ISS.

Al termine del primo stadio, i motori del secondo stadio non si sono attivati. Immediatamente da Terra sono partite le operazioni di salvataggio e di annullamento volo. A quel punto la Soyuz MS-10 è stata inserita in una traiettoria balistica di rientro sicura, atterrando in Kazakhstan.

Il responsabile dell'unità lanciatori e trasporto spaziale spiega che è altamente improbabile che partiranno altri voli fino a quando non verranno chiariti i problemi che hanno impedito alla Soyuz di raggiungere la ISS. Dello stesso parere è Yuri Borisov, il Vice-primo Ministro russo, che ha affermato: "Non partiranno altre missioni fino a quando l'intera situazione non garantirà sicurezza".

Equipaggio Soyuz e ISS

Alexey Ovchinin e Nick Hague stanno bene e non hanno riportato alcun danno. Poche ore dopo l'incidente sono state diffuse le foto dei due astronauti, dove si può vedere che sono in perfetta salute. Come riporta Repubblica, non ci si deve preoccupare per l'equipaggio della ISS che per il prossimo periodo rimarrà semplicemente più "isolato". Gli astronauti della Stazione Spaziale potranno continuare in sicurezza le proprie attività.

Il Cremlino ha commentato, mediante il suo portavoce Dimitri Peskov: "Grazie a Dio l'equipaggio è salvo".

Problemi connessi all'incidente

L'incidente ha dato luogo a molte discussioni riguardo la capacità della Russia di mantenere gli standard dell'anno scorso e la necessità di tutte le agenzie spaziali di dotarsi di razzi nuovi.

A tal proposito l'anno prossimo entreranno nei programmi delle agenzie i razzi prodotti da Boeing e Space X. Questi però, non saranno operativi prima del maggio 2019. A questo proposito, come ha affermato Gabrielli, che è molto probabile che le agenzie spaziali si serviranno ancora della Soyuz. Ovviamente si dovranno chiarire i problemi legati all'incidente e riformulare l'agenda dei lanci.