L'argomento niqab e burqa nel nostro Paese è sempre più di attualità, così come un pò in tutta Europa. Adesso spunta una proposta di legge che potrebbe portare all'abolizione del capo d'abbigliamento, quantomeno nei luoghi pubblici d'Italia. È questo l'obiettivo dell'onorevole leghista Nicola Molteni che ha presentato un disegno di legge, attualmente al vaglio della commissione degli Affari Costituzionali. Secondo quanto riferito dal noto sito Fanpage.it, si vuole ricalcare il modello utilizzato in Francia, con alcune sanzioni: si va dalle multe dai mille ai duemila euro per chi li indossa in posti pubblici, fino alla reclusione per chi dovesse costringere una donna ad indossare il velo islamico con le minacce o le violenze.

Verso l'abolizione del velo islamico nei luoghi pubblici con il disegno di legge della Lega

Secondo quanto si apprende dal sito Fanpage, la Lega ha depositato un nuovo disegno di legge con l'obiettivo di mettere un divieto all'utilizzo di burqa o niqab in tutti i luoghi pubblici. La proposta è costituita da tre articoli che si stanno attualmente valutando. Più in generale, vieta di indossare qualsiasi tipo di indumento che possa nascondere il viso di una persona, sia per motivi di ordine pubblico e di sicurezza, ma anche perché questi atteggiamenti sono considerati incompatibili con la Costituzione italiana. Nell'articolo 1 del disegno di legge, si legge che nel caso in cui venisse utilizzato un indumento come quelli appena citati, se non avviene in occasione di manifestazioni aperte al pubblico, è prevista una multa che va dai mille ai duemila euro a seconda dei casi.

Addio alla cittadinanza italiana per chi viene condannato

L'articolo 2, invece, punta all'introduzione di un nuovo tipo di reato all'interno del nostro codice penale e, dunque, alla reclusione per chiunque dovesse costringere una donna ad indossare il velo. In questo caso, sarebbe prevista una pena, pari ad uno o due anni, e una multa, che può andare dai diecimila ai trentamila euro.

Nel caso in cui lo stesso comportamento lo si dovesse tenere nei confronti di una minorenne o di una persona con disabilità, la pena inflitta al soggetto aumenterebbe della metà. Nell'articolo 3, infine, viene preclusa la possibilità di acquisire la cittadinanza italiana nel caso in cui un soggetto dovesse essere condannato per 'costrizione all'occultamento del volto' in via definitiva.