Una vicenda molto grave si è consumata in provincia di Padova ed è l'ennesimo episodio riguardante il fenomeno delle violenze sulle donne. In questo caso, però, un uomo quarantaquattrenne proveniente dal Nepal ha picchiato sua moglie e, dopo averlo fatto, si è anche difeso affermando che in quel momento non era a conoscenza del fatto che in Italia la propria moglie non possa essere picchiata. Così si è difeso di fronte al giudice dell'udienza preliminare, dopo che lo scorso giugno è stato arrestato dalle forze dell'ordine per maltrattamenti in famiglia.

Secondo quanto si apprende dal quotidiano Il Messaggero, l'uomo è stato rinviato a giudizio e dovrà rispondere alle accuse davanti al giudice.

Padova, picchia la moglie e poi si difende davanti al Gup: 'In Nepal non è reato'

Stando a quanto riferito dal quotidiano in questione, si apprende che l'aggressione da parte dell'uomo nepalese alla moglie risale allo scorso 8 marzo, giorno della festa della donna. Lo straniero, un assiduo frequentatore di sale scommesse, ha pestato a sangue la sua compagna usando un paio di scarpe con la punta rinforzata, colpendola alla schiena per almeno cinque volte. La vittima, una ventiseienne anche lei del Nepal, ha suscitato la preoccupazione dei vicini di casa con le sue urla e immediatamente è stata allertata la polizia.

All'arrivo delle forze dell'ordine, l'uomo è stato subito denunciato e fermato, mentre la moglie è stata portata al pronto soccorso. A seguito di questa tremenda aggressione, però, ce n'è stata un'altra nel mese di giugno, quando la ventiseienne è fuggita da casa tenendo in braccio la sua bimba di appena undici mesi a seguito dell'ennesimo pestaggio da parte di suo marito.

Anche in questo caso le forze di polizia sono riuscite ad intervenire arrestando nuovamente l'uomo.

La donna difende il suo compagno

Adesso il quarantaquattrenne è finito dietro le sbarre nel carcere Due Palazzi di Padova, mentre la donna, assieme alla sua bambina, si trova all'interno di una comunità protetta. Dopo pochi giorni dall'arresto, però, la donna ha voluto ritrattare le sue dichiarazioni di fronte agli inquirenti, dicendo che le ferite alla schiena se le era procurate da sola e che i lividi al collo erano dovuti ad un tentativo di suicidio. L'uomo, invece, nei giorni scorsi si è presentato in lacrime davanti al Gup, giustificandosi spiegando che non sapeva che in Italia la propria moglie non si potesse picchiare.