A quanto pare stava preparando un attentato, probabilmente da realizzarsi in Italia, utilizzando del veleno. L'uomo, un 38enne con passaporto palestinese e regolare permesso di soggiorno, è stato arrestato nel centro della cittadina di Macomer, nel Nuorese.

Da tempo il presunto terrorista era al centro di un'indagine portata avanti dalle Digos di Nuoro e Cagliari, coordinate dalla Dda cagliaritana. L'operazione effettuata dal Nucleo operativo centrale di sicurezza si è svolta dopo una lunga fase di pedinamento che ha coinvolto anche unità cinofile, mezzi speciali e numerosi uomini che hanno presidiato il territorio e bloccato l'intera zona per evitare il coinvolgimento di terzi, e che il sospettato potesse scappare: sono stati chiusi tutti gli accessi tra le centralissime Corso Umberto e via Roma, dove era parcheggiato il furgone del palestinese.

I dettagli dell'operazione nel centro di Macomer

Il blitz è scattato quando il 38enne è uscito di casa: non appena è salito sul suo furgone sono intervenuti gli uomini del Nocs che l'hanno immediatamente immobilizzato ed arrestato, prima che riuscisse a mettere in moto il mezzo.

Inizialmente ci sono stati attimi di panico tra i passanti. Il veicolo, infatti, era parcheggiato in pieno centro, proprio di fronte ad un'agenzia di Banca Intesa: clienti e dipendenti hanno subito pensato ad una rapina, tanto che gli ingressi dell'istituto di credito sono stati bloccati per precauzione.

All'operazione hanno assistito anche il sindaco di Macomer, Antonio Onorato Saccu, ed alcuni componenti della giunta comunale, casualmente presenti in strada in quei momenti per un sopralluogo.

"Tutto è stato condotto in sicurezza e con la massima professionalità dalle forze dell'ordine", ha commentato il primo cittadino.

Il palestinese avrebbe progettato di avvelenare una condotta idrica

Nelle prossime ore, gli inquirenti forniranno maggiori dettagli sull'arrestato e sulle indagini che hanno portato al blitz. I sostituti procuratori Guido Pani e Danilo Tronci hanno chiesto una misura d'urgenza, subito autorizzata dal Gip Lucia Muscas proprio per l'elevata pericolosità dei piani ideati dal presunto estremista islamico.

L'uomo, che sarebbe un "cane sciolto" affiliato all'Isis, stava progettando un attacco terroristico da compiere su larga scala, con ogni probabilità in Sardegna. A quanto risulta dalle intercettazioni, avrebbe avuto l'intenzione di avvelenare una condotta idrica potabile, con grandi quantitativi di topicida o di un altro veleno.

Infatti, secondo le prime indiscrezioni, il palestinese avrebbe tentato di acquistare online del Metomil, un potente pesticida.

Si è saputo anche che, in passato, un cugino dell'uomo fermato in queste ore aveva provato a sabotare allo stesso modo una cisterna d'acqua che riforniva militari dell'esercito libanese.