All'asilo nido di Codroipo (un comune italiano di 16.159 abitanti della provincia di Udine in Friuli-Venezia Giulia) sarà eliminato ogni tipo di riferimento a culture diverse dalla nostra. Nel dettaglio, la notizia è stata riportata da i colleghi de 'La Repubblica' che hanno segnalato come, per via di un emendamento approvato direttamente dal consiglio comunale, all'interno dell'istituto scolastico da adesso in poi saranno messi al bando i bambolotti di colore diverso dal bianco ed alcuni tipi di giocattoli chiaramente riconducibili a culture diverse dalle quella italiana.

Udine: una inaspettata novità nel regolamento

Nel dettaglio, le modiche in atto con l'approvazione dell'emendamento nel comune di Codroipo verranno fatte proprie, come ricorda anche 'Il Messaggero', dalla giunta per rendere coerente il contenuto con le disposizioni regionali per ciò che concerne l'accreditamento delle strutture per l'infanzia. Quanto deciso dal comune in provincia di Udine è una conseguenza delle modifiche che avrebbero avuto l'obiettivo di evitare (o comunque cercare di prevenire) il rischio di emarginazione all'interno delle scuole, fra i piccoli ovviamente.

Sull'atto pratico, però, non usare più i bambolotti di pelle scura potrebbe incrementare gli episodi di esclusione tra bambini ovviamente per via del chiaro riferimento a tipologie di culture diverse.

Tale punto non è stato però accolto dalla maggioranza di centrodestra, che ha presentato l'emendamento con il quale verranno eliminati tutti i riferimenti a culture diverse dalla nostra.

La decisione ha ovviamente portato la pronta reazione del centrosinistra, che ha riferito come secondo loro i valori 'sono forti perchè non temono il confronto con altre culture'. Sull'argomento (e non poteva essere altrimenti ndr) si è espresso anche il sindaco Fabio Marchetti, che ha prontamente mandato al mittente ogni tipo di accusa.

Nuovo caso dopo i 'bimbi fantasma' di Monfalcone per il tetto nelle scuole

Secondo Fabio Marchetti, infatti, al regolamento non spetterebbe disciplinare le differenze di cultura, ma annullare le differenze sociali.

A rafforzare la decisione presa, il primo cittadino del comune in provincia di Udine rivela che tale provvedimento rispecchia e ripercorre quello preso da altri Comuni, come appunto quello di Monfalcone, nel quale la sindaca ha imposto un tetto massimo per gli stranieri nelle scuole. Il caso farà discutere, con gli esponenti del centrosinistra che probabilmente si faranno ancora sentire nelle prossime settimane.