Una tranquilla passeggiata in bici tra i meleti della val Venosta si è trasformata improvvisamente in un incubo per un quarantenne di origine macedone. Lo scorso fine settimana stava portando a passeggio il suo cane, un husky, lungo una stradina secondaria nei pressi di Castelbello in Alto Adige, quando si è verificato quello che inizialmente sembrava un brutto incidente. Infatti un’auto proveniente dalle sue spalle l’ha improvvisamente investito, facendolo volare a terra e mandando in frantumi la bicicletta. Ma, subito dopo, mentre l’uomo si stava ancora riprendendo dallo shock con il supporto di un automobilista che si era fermato ad aiutarlo, la grande monovolume ha fatto inversione di marcia ed ha tentato nuovamente di colpirlo, prendendolo di striscio e andando a sbattere contro la macchina del soccorritore.

L’auto è stata individuata anche grazie ai segni lasciati dagli urti

A quel punto è stato chiaro che la vettura aveva puntato apposta il malcapitato ciclista. La monovolume ha provato per una terza volta a metterlo sotto e poi è sfrecciata via. La vittima, malgrado le ferite, è stata in grado di avvisare il 112, descrivendo alcuni particolari dell’auto che aveva appena tentato di ammazzarlo. Subito è partita una ricerca del veicolo, mentre il macedone riceveva le prime cure.

Dopo circa una ventina di minuti dal brutto episodio, una pattuglia dei carabinieri di Silandro ha incrociato una macchina che corrispondeva alle descrizioni e che presentava sul cofano e sul parafango alcuni segni, presumibilmente lasciati dagli urti.

I militari dell’Arma hanno fermato l’automobile: a bordo c’era un 42enne albanese, già noto alle forze dell’ordine per i suoi numerosi precedenti penali: l’uomo non ha nemmeno tentato di nascondere le proprie responsabilità.

Si ignora il movente: i carabinieri non escludono nessuna pista

Il 42enne è stato quindi arrestato con l’accusa di tentato omicidio: i carabinieri l’hanno prima condotto in ospedale, dove si è sottoposto ad alcune analisi per verificare l’eventuale presenza di uno stato di alterazione psicofisica, ed in seguito trasferito nel carcere di Bolzano.

Ora i militari dell’Arma stanno indagando sul possibile movente del folle gesto: al momento non si esclude nessuna pista. L’albanese potrebbe aver agito per motivi passionali oppure potrebbe essersi trattato di un regolamento di conti per ragioni ancora da scoprire.

Dopo questa brutta avventura il ciclista ferito è stato ricoverato in una struttura sanitaria con diverse contusioni: tuttavia non sarebbe in pericolo di vita.