Nella piccola frazione di Tuturano, ad una decina di chilometri a sud di Brindisi, vi è in atto un vero e proprio "scontro" tra i cittadini, e la decisione dell'amministrazione comunale di aprire proprio qui un centro di accoglienza migranti. Nello stesso verrebbero accolti ragazzi minorenni non accompagnati o che hanno appena compiuto la maggiore età. Le sezioni locali dei partiti Lega e Fratelli D'Italia hanno richiesto nei giorni scorsi al primo cittadino, Riccardo Rossi, di annullare il bando per la costituzione di questo centro. Non tutti ovviamente sono d'accordo con questa decisione.

Infatti due giorni fa, precisamente il 28 gennaio scorso, una ragazza del posto di 18 anni, Giorgia Gagliano, ha scritto una lettera alla testata giornalistica locale on-line Brindisi Oggi. Nella stessa, la giovane, che è una studentessa di filosofia in una scuola superiore di Brindisi, ha raccontato la sua bella esperienza insieme ad alcuni richiedenti asilo, che al giorno d'oggi vengono ospitati in una struttura alle porte della stessa frazione brindisina. Si tratta, per essere precisi, di un centro Sprar (Sistema di Protezione per Richiedenti Asilo e Rifugiati), situato all'interno di un'immobile confiscato alla criminalità organizzata. La lettera della giovane, che ha espresso quindi il suo punto di vista assolutamente favorevole all'accoglienza di nuovi ospiti minorenni nella frazione, non trova però l'appoggio di molti cittadini.

Trecento cittadini dicono di no

Alla stessa ragazza autrice della lettera alla stampa, hanno risposto oggi (sempre tramite la stessa testata giornalistica) ben 300 cittadini tuturanesi, i quali ovviamente sono di ben altro avviso. Gli stessi ribadiscono di non essere assolutamente contrari all'accoglienza di cittadini stranieri all'interno del territorio.

"Non basta l'accoglienza, serve l'integrazione" - è questo in sostanza il mantra che chi è contrario alla decisione dell'amministrazione continua a ribadire. Gli stessi firmatari della petizione che dice di no al centro per accogliere giovani immigrati, informano anche che il benestare di queste iniziative di accoglienza in Italia trovi favore solo nei quartieri benestanti (cose che Tuturano essendo una periferia estrema non è), e a tal proposito si cita ad esempio il Parioli di Roma, dove la maggior parte dei cittadini appunto sarebbero favorevoli all'accoglienza di richiedenti asilo.

"Sembra che Brindisi stia seguendo la stessa linea" - continuano i firmatari della petizione. Gli autori della lettera poi fanno comunque gli auguri alla giovane studentessa per la sua carriera scolastica e universitaria. La frazione, per chi ha lanciato questa petizione, ha altri problemi che vanno affrontati nell'immediato.

Non è la prima volta che vi è scontro sui migranti a Brindisi

Il capoluogo di provincia pugliese non è nuovo a polemiche del genere, e non è ovviamente neanche l'unica zona in Italia dove ci si scontra sulla questione immigrazione. Proprio ad agosto scorso alcuni cittadini del rione Casale, un quartiere residenziale della città, si opposero alla decisione dell'amministrazione comunale di far sorgere proprio lì il centro di richiedenti asilo, destinato sempre ad accogliere dei minorenni.